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Pensioni: Perequazione aumenta dal 7,3% all’8,1% (Tabelle)

PENSIONI, LA PEREQUAZIONE PROVVISORIA PER IL 2023 AL 7,3% DIVENTA DEFINITIVA ALL’8,1%

 14 febbraio 2023 1° Lgt. in pensione Antonio Pistillo

L’Inps, con una nota del 24/01/2023, ha comunicato di aver provveduto ad attribuire la rivalutazione delle pensioni del 100% a tutti i pensionati che abbiano ottenuto in pagamento, nell’anno 2022, rate di pensione per un importo inferiore o uguale a € 2.101,52 (quattro volte il trattamento minimo) e che avrebbe provveduto per tutti gli altri pensionati, con ratei superiori all’importo sopra indicato, nel mese di marzo 2023, con gli arretrati riferiti ai mesi di gennaio e febbraio 2023.

Successivamente, l’Inps, con la circolare n. 11/2023, ha rivelato che l’Istat ha certificato un tasso di inflazione, per l’anno 2022, definitivo dell’8,1% rispetto al 7,3% provvisorio utilizzato per l’adeguamento degli assegni pensionistici dal 01/01/2023, pertanto l’ulteriore differenza dell’0,8% sarà attribuito da gennaio 2024, con il conguaglio degli arretrati per tutto l’anno precedente.

Sempre da gennaio 2024, all’incremento del 0.80%, si aggiungerà anche il tasso Istat previsionale per l’anno 2023 che sarà diffuso a fine novembre, in base a quella che sarà l’inflazione registrata nei primi nove mesi dell’anno.

Gli specchi a seguire mostrano quella che è stata la perequazione provvisoria e quella definitiva del 2023, gli arretrati di marzo (gen/feb 2023 e gen/dic 20222) e quelli a conguaglio per tutto l’anno a gennaio 2024.

Infine, il rateo di pensione di gennaio 2024 sarà aumentato della differenza tra la perequazione definitiva e provvisoria del 2023 e quella provvisoria del 2024. Stimando uninflazione nel 2023 al 6,5% (ultimo dato di Banca di Italia), si può simulare quella che sarà l’aumento totale per il 2024.

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