PALIANO, FOLLIA IN CARCERE: COLLABORATORE DI GIUSTIZIA BELGA DEVASTA AREA DEL CARCERE ED AGGREDISCE POLIZIOTTE. LA PROTESTA DEL SAPPE

Domenica di alta tensione nel carcere di PALIANO, con due poliziotte penitenziarie contuse ed un’area del carcere parzialmente devastata dalle intemperie di un detenuto, collaboratore di giustizia belga, che da diverso tempo ha posto in essere atti di violenza e intemperanza in carcere.

La denuncia è del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.
Il resoconto della giornata di follia è affidata a Maurizio Somma, segretario nazionale SAPPE del Lazio: “Siamo davvero alla follia. Nella tarda mattinata, un detenuto collaboratore di giustizia ha posto in essere una aggressione nei confronti di due poliziotte penitenziarie in servizio nel carcere di Paliano. Il detenuto, non contento, ha poi scatenato la sua folle e ingiustificata violenza contro oggetti vari, distruggendo un ufficio, vetri di idranti ed altro ancora. Siamo allo sbando più totale! Paliano è un istituto maschile dove la domenica si ritrovano a lavorare 4 donne su  7 posti di servizio. Basta! Il personale è stufo di tutto ciò e dell’impunità di questo soggetto!”

Ogni giorno nelle carceri italiani succede qualcosa, ed è quasi diventato ordinario denunciare quel che accade tra le sbarre”, denuncia il Segretario Generale del SAPPE Donato Capece. “Quanto accaduto a Paliano evidenzia come le tensioni e le criticità nel sistema dell’esecuzione della pena in Italia sono costanti.

E rispetto all’ennesima emergenza legata al sovraffollamento è solamente grazie ai poliziotti penitenziari, gli eroi silenziosi del quotidiano a cui va il ringraziamento del SAPPE per quello che fanno ogni giorno, se il numero delle tragedie in carcere è fortunatamente contenuto e se si riesce a contrastare le intemperanza e le violenze di una parte di popolazione detenuta aggressiva e violenta”.

Il Segretario Generale Capece esprime infine apprezzamento e vicinanza al Personale di Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di Paliano ed auspica che “il ministero della Giustizia riconosca loro una adeguata ricompensa per le eccellenti capacità professionali e umane con le quali hanno gestito il gravissimo evento critico, che avrebbe potuto avere peggiori conseguenze se l’intervento della Polizia Penitenziaria non fosse stato appunto tempestivo”.

Roma, 15 novembre 2020
Dott. Donato CAPECE – segretario generale SAPPE





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