Proponiamo di seguito l’interrogazione parlamentare presentata da esponenti di F.I. relativa alle condizioni di lavoro dei militari impiegati nell’espletamento dell’ operazione “Strade Sicure”
RAUTI – BALBONI – BERTACCO -DE BERTOLDI – GRANERO SANTANCHE’ – IANNONE – LA PIETRA – LA RUSSA – RUSPANDINI – URSO –
Al Ministro della Difesa. – Per sapere –
PREMESSO CHE:
– la legge n. 125/2008 e ss.mm.ii., recante “Misure urgenti in materia di pubblica sicurezza”, ha messo a disposizione dei Prefetti delle Province comprendenti Aree Metropolitane o ad alta densità di popolazione, un contingente delle Forze Armate, al fine di vigilare su siti sensibili, nonché di coadiuvare le Forze di Polizia nel pattugliamento delle città interessate;
– l’operazione “strade sicure” svolge un’attività di prevenzione e di contrasto alla criminalità e di deterrenza alla minaccia terroristica;
– durante l’anno 2017 si è registrato un impiego di circa 7.000 unità articolate su 13 comandi di raggruppamento per un totale di 53 piazze provinciali, di 287 siti vigilati, 165 itinerari pattugliati e 18 centri di accoglienza presieduti;
– dall’inizio dell’operazione, il suindicato contingente ha contribuito alla prevenzione degli episodi di criminalità, garantendo la sicurezza della popolazione, con: l’arresto di oltre 15.500 persone; l’identificazione di quasi 2.930.000 individui; e finanche col sequestro di oltre 2,2 tonnellate di sostanze stupefacenti;
CONSIDERATO CHE:
– a tale contingente debbano essere garantite idonee condizioni di lavoro e sistemazione ai sensi dell’art. 3, c. 4, della L. n. 86/2001 il quale dispone che il personale possa essere impegnato fino ad un massimo di centoventi giorni l’anno e per non più di dodici ore giornaliere, salvo il verificarsi di comprovate ed inderogabili esigenze di carattere operativo e che debbano essere garantiti al personale il recupero delle energie psicofisiche e comunque la fruizione di adeguati turni di riposo;
– il servizio connesso all’operazione “Strade Sicure” risulta articolato su turni di 6 ore continuative, a cui vanno ad aggiungersi gli spostamenti da e per l’obiettivo assegnato, con tempi decisamente più lunghi rispetto ai normali servizi di guardia svolti nelle caserme, generalmente della durata massima di 2 ore;
– l’articolazione ordinaria dell’orario di lavoro garantisce un equilibrio psicofisico del personale impiegato, evitando l’incidenza di naturali e fisiologici cali di attenzione e che, comunque, le norme istitutive dell’operazione “Strade Sicure”, non autorizzano alcuna deroga all’ordinario orario di servizio;
RITENUTO CHE
– pur non essendo intenzione degli interroganti attribuire alcuna responsabilità all’organizzazione delle Forze Armate, alla luce che da dicembre 2017 ad oggi sono 3 i militari – impegnati nell’operazione “strade sicure” – che si sono tolti la vita e che 150 hanno ufficialmente rivelato, tramite i loro avvocati, di essere provati fisicamente e psicologicamente dalle condizioni di lavoro e talvolta dai doppi turni dovuti alla carenza di organico, si ritiene necessario approfondire il tema del benessere psico-fisico del personale assegnato;
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Se il ministro sia a conoscenza dei fatti sopraesposti e se: gli alloggi assegnati al suindicato personale siano idonei a garantirne il benessere psicofisico; l’equipaggiamento e le dotazioni di servizio siano adeguate ai compiti assegnati; l’articolazione dei turni di servizio rispetti il limite delle 36 ore settimanali contrattualmente previste e le indennità retributive previste per la partecipazione all’operazione in questione vengano tempestivamente corrisposte.
Si chiede altresì se ritiene adeguato l’equipaggiamento fornito (arma lunga e mezzi Lince) mutuato dall’impiego in teatro operativo e non adeguato all’impiego in contesto urbano.