Omicidio Rega: NSC: Ipotesi riduzione pena genera sdegno e frustrazione

Omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, chiesta riduzione di pena per Natale Hjorth. Il Nuovo Sindacato Carabinieri: “Un’ipotesi che genera sdegno e frustrazione”

La Segreteria Regionale Lazio del Nuovo Sindacato Carabinieri ha appreso con sconcerto che, in sede di Appello ter, si prospetta per Natale Hjorth, imputato per il concorso nell’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, una riduzione di cinque mesi della pena a dieci anni e undici mesi, rispetto agli undici anni e quattro mesi precedentemente inflittigli.

A intervenire è il segretario generale regionale della sigla Massimiliano Trastulli, che esprime indignazione in merito all’ipotesi, rinnovando la propria vicinanza alla famiglia del collega, ucciso a coltellate il 26 luglio del 2019.

“La richiesta – sottolinea – sebbene derivante da un pronunciamento della Suprema Corte di Cassazione del 12 marzo 2025 che ha disposto un nuovo processo limitatamente al trattamento sanzionatorio pur mantenendo ferma la responsabilità penale, rappresenta un affronto inaccettabile alla memoria del nostro Caduto e alla giustizia che ogni cittadino onesto invoca”.

“Il Nuovo Sindacato Carabinieri – aggiunge – non può esimersi dall’esternare il proprio sdegno e, laddove la riduzione dovesse essere accordata, significherebbe che la vita di un servitore dello Stato, strappata con undici brutali coltellate, sarà ulteriormente svilita da un sistema giudiziario che rischia di apparire sempre più distante dal comune senso di equità, ricordando che lo stesso procuratore generale ha definito la pena complessiva richiesta decisamente bassa per un fatto di simile portata”.

“Come può, dunque – chiede Massimiliano Trastulli – un’ulteriore riduzione essere considerata accettabile?”.

Mentre Finnegan Lee Elder, l’esecutore materiale del delitto – spiega – è già stato condannato in via definitiva a quindici anni e due mesi di carcere e Natale Hjorth si trova attualmente agli arresti domiciliari, la richiesta di un ulteriore sconto di pena per chi è stato riconosciuto penalmente responsabile del concorso in un omicidio così efferato genera profonda amarezza e frustrazione:

NSC ribadisce la propria richiesta di piena e inappellabile giustizia per Mario Cerciello Rega”.

 

“Auspichiamo che la sentenza dell’Appello ter, attesa per luglio – afferma Massimiliano Trastulli – restituisca dignità al sacrificio del vicebrigadiere e invii un messaggio chiaro e inequivocabile sulla gravità di tali crimini”.

“È doveroso –  osserva – che la memoria di chi ha dato la vita per lo Stato non venga offuscata da tecnicismi che, agli occhi della cittadinanza e degli appartenenti all’Arma, possono tradursi in una percezione di impunità: chiediamo che si ponga fine ai processi infiniti che dilaniano il ricordo di Mario e i suoi cari”.

“La Segreteria Regionale Lazio del Nuovo Sindacato Carabinieri – conclude – continuerà a vigilare con la massima attenzione sull’esito del processo, rinnovando il proprio incrollabile sostegno alla famiglia di Mario Cerciello Rega”.

Condivisione
METTI UN LIKE ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK, (CLICCA QUI) . CI TROVI ANCHE SU WHATSAPP E TELEGRAM, (CLICCA QUI)

Lascia un commento