Omicidio di Colleferro: Aggravante razziale? Una delle ipotesi degli inquirenti. Assassini cresciuti con il culto della violenza

Una violenza inaudita quella che l’altra sera ha causato  la morte del 21enne Willy Monteiro Duarte.

Quando si leggono le dichiarazioni della mamma di Willy Monteiro Duarte , è inevitabile che salga un nodo alla gola:

Ci hanno avvertito alle 7 del mattino… e quando è squillato il telefono ho pensato che Willy avesse avuto un incidente con la macchina. I carabinieri ci hanno detto di andare in caserma perché era successo qualcosa a mio figlio. Una volta lì, ci hanno portato in ospedale dove ci hanno dato la terribile notizia. Ci hanno portato da lui. Era steso su un lettino ed era morto“.

Il giovane Capoverdiano aveva da poco lasciato il posto di lavoro in un hotel della zona. Lavorava in cucina come cuoco. Aveva raggiunto gli amici a Colleferro per bere una birra.

Appena in città, quattro ceffi scendono da un’auto e li avvicinano. Prendono di mira un suo amico, allora Willy interviene in sua difesa, gli dice di smetterla, invece viene picchiato ripetutamente fino alla morte da un branco di esaltati violenti.

Due degli aggressori, i fratelli Bianchi,  risulteranno essere cultori della MMA (Mixed Martial Arts), un misto tra boxe e arti marziali. Lo scorso sabato hanno sfoggiato tutta la loro preparazione atletica contro un ragazzo esile,  colpendolo come un sacco da pugni, senza alcuna pietà, fino provocargli lesioni mortali.

Gli avvocati degli altri due “amici”, tutti provenienti dalla cittadina di di Artena, a pochi chilometri dalla città luogo dell’aggressione, in queste ore tentano di alleggerire le loro posizioni.

Le interrogazioni , ancora in corso, avrebbero fatto emergere una “spedizione punitiva” organizzata dai due fratelli Bianchi, dalla quale ora gli altri due cercherebbero di svincolarsi, ma con estrema difficoltà.

Oltre ai due fratelli infatti, c’è un geometra in attesa di un lavoro, ragazzo di buona famiglia della zona e un quarto ragazzo, più defilato rispetto al pestaggio vero e proprio e perfino un quinto, semplicemente fermato, che avrebbe fatto da autista della spedizione e che ora potrebbe dover rispondere di favoreggiamento in omicidio.

Uno deei quattro  arrestati, tale Mario Pincarelli, era già stato denunciato lo  scorso 21 agosto per aver picchiato con calci e pugni un vigile urbano che gli aveva chiesto di indossare la mascherina. Il giovane è un cultore del karate, ed era noto alle forze dell’ordine per numerosi episodi di violenza. 

I quattro aggressori Francesco Belleggia 21 anni, Mario Pincarelli 22 anni e i fratelli Gabriele 24 anni e Marco Bianchi (26 anni)“, dopo aver lasciato a terra il corpo esanime di Willy, erano tornati tranquillamente in un bar del loro paese , continuando la loro serata come se nulla fosse accaduto, in evidente stato di alterazione psicofisica. Poco dopo i carabinieri di Colleferro li hanno fermati ed arrestati .Per ora l’accusa contro i quattro è di “omicidio  preterintenzionale“, ma gli inquirenti stanno valutando l’aggravante razziale.


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