Un’indagine parallela a quella sull’ omicidio del maresciallo dei carabiniere Antonio Taibi. E riguarda decine di persone, tutte quelle che hanno pubblicato post offensivi alla memoria del sottufficiale e all’onore dell’Arma a margine delle notizie lanciate sui siti dei quotidiani locali e nazionali. Sono parecchi quelli che rischiano di dover rispondere dei toni diffamatori usati nei confronti del militare, ma al momento il lavoro di identificazione è soltanto all’inizio e quindi nessuno è stato iscritto nel registro degli indagati.
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