https://mantovauno.it/cronaca/non-ce-lha-fatta-il-carabiniere-colpito-da-trombosi-cerebrale-sara-disposta-lautopsia-per-far-luce-sulle-cause/

NCS Carabinieri: Servizi spezzati in un reparto in provincia di Rieti. Un tuffo nel passato

Il Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC) chiede l’intervento del Comando Generale dell’Arma al fine di porre fine all’utilizzo del desueto strumento del comandare il servizio del personale con orario spezzato.

Il Nuovo Sindacato Carabinieri si era già interessato a giugno 2020 riguardo la difficile situazione in seno all’Arma circa l’orario di lavoro spezzato svolto senza reali motivazioni o per istruzione settimanale.

Secondo alcune recenti segnalazioni pervenute alla Segreteria Provinciale Rieti sembrerebbe che a tutt’oggi, in un Comando Stazione in provincia di Rieti si ricorra costantemente all’anacronistico e antiquato utilizzo dell’orario di lavoro spezzato, ed al mancato riconoscimento della possibilità di accedere alle ore di straordinario pagate al 100% ai militari impiegati in servizi istituzionali.

Come facilmente prevedibile, tale situazione genera ripercussioni negative all’interno dell’equilibrio familiare ed economico, oltre che sulla vita del militare e sul suo benessere morale e mentale.

La veridicità delle segnalazioni giunte potrebbe essere agevolmente riscontrabile dalla consultazione del memoriale di servizio, sul quale si andrebbe a constatare l’effettivo impiego dei militari per ordinari servizi interni di “piantone/ricezione pubblico” e “servizi esterni di pattuglia” ad esempio così ripartiti:

08:00-11:00/13:00-16:00

08:00-12:00/20:00-24:00

08:00-12:00/20:00-23:00

12:00-14:00/16:00/20:00

Rammentiamo che tale strumento seppur legittimo, prevede che il Comandante di Stazione abbia la facoltà di ripartire l’orario giornaliero in non più di due turni per superare, con carattere di eccezionalità, documentate esigenze non altrimenti fronteggiabili.

Questo perché tale facoltà non divenga sistematica o “prassi consolidata” da attuare con normalità e routine giornaliera ma per l’appunto, costituisca situazione di eccezionalità.

È evidente quindi, la sofferenza dei militari che sono costretti ad avere una vita privata e una normale vita familiare lesa dall’utilizzo sistematico di tale strumento.

A ciò si aggiungono le segnalazioni pervenute circa il mancato riconoscimento delle ore al 100% denominate sullo specchio sup/2 “Servizi Interni/Servizio Piantone”, dal quale risulterebbe che i militari non godrebbero dell’emolumento spettante, che si ricorda essere limitato proprio al personale che svolge servizi di ricezione pubblico/militare di servizio alla caserma.

Pur riconoscendo la legittima azione di comando, nella quale questo Sindacato non intende interferire, si è provveduto a chiedere al Comando Generale Arma di intervenire presso quella scala gerarchica, al fine di ripristinare presso il Comando interessato un minimo di rispetto della normativa vigente, rammentando che la stessa, oltre ad avere lo strumento di controllo di tali anomalie mediante il controllo del memoriale del servizio da remoto, dispone anche della ulteriore possibilità e dovere di effettuare visite e ispezioni ai comandi dipendenti, che sicuramente il Comandante di Compagnia svolge periodicamente.

Il Nuovo Sindacato Carabinieri ribadisce la volontà di operare con impegno e con forza nella tutela dei diritti singoli e collettivi dei nostri Colleghi, per non consentire che venga calpestata la dignità di ogni Carabiniere.

NUOVO SINDACATO CARABINIERI

Condivisione
Metti un like alla nostra pagina facebook, Clicca QUI. Ci trovi anche su Telegram, Clicca QUI. (Se non hai Telegram, Clicca QUI)

Lascia un commento