«Il nostro Natale? Ancora una volta sospesi nel limbo». Salvatore Girone, marò barese dal febbraio 2012 coinvolto – insieme al commilitone del San Marco Massimiliano Latorre – nella nota controversia internazionale tra Italia e India, racconta alla Gazzetta del Mezzogiorno le sue emozioni nel trascorrere le festività con il peso sul cuore di un arbitrato internazionale pendente davanti al Tribunale dell’Aja.
Da maggio scorso è tornato in servizio a Bari, nella Capitaneria di Porto, e agli amici più cari confessa di pronunciare la parola «India» ogni giorno, perché la vicenda resta una ferita aperta. «Il procedimento in Olanda dovrebbe finire entro il 2018. Ma i percorsi processuali, lo abbiamo imparato in questi anni, sono sempre imprevedibili. Basta un rinvio – aggiunge – e la precedente road map va cambiata».
Ricorda di aver trascorso festività natalizie a Nuova Delhi, e si rabbuia: «La lontananza forzata dall’Italia è stata per noi marò, e per le nostre famiglie, un doppio dolore, limitato solo in parte dalla possibilità di ricongiungerci in quei giorni con i nostri cari», spiega. Quest’anno sarà a Bari (mentre Massimiliano Latorre con la compagna Paola rientrerà da Roma a Taranto). Leggi tutto, clicca QUI