Morte operaio sulla Fremm – Il Gip scagiona i militari al comando

La Spezia, 2 luglio 2017 – NESSUNA responsabilità diretta nell’organizzazione degli interventi a garanzia della sicurezza nell’area-cantiere di lavoro sulla nave. L’argomentazione sviluppata dall’avvocato Pierpaolo Tiepidino a puntualizzazione del ruolo del comandante e del direttore di macchina della fregata multimissione Margottini, all’epoca dei lavori di fine garanzia nello stabilimento Fincantieri del Muggiano, ha convinto il gip Marta Perazzo;

la dottoressa ha rigettato l’opposizione alla richiesta di archiviazione della posizione del capitano di vascello Pasquale Esposito e del capitano di fregata Francesco Greco, indagati per l’incidente mortale avvenuto a bordo il 5 maggio 2015, opposizione presentata dai familiari della vittima.

I MILITARI, dunque, non hanno colpa alcuna nella morte dell’operaio Luciano Stiffi, 43 anni di Ameglia, stroncato da un colpo di frusta di un tubo dell’impianto ad aria compressa, sotto pressione, attorno al quale stava lavorando, a bordo della Fremm.

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