Militare ferito a Milano: ecco il video dell’arresto. Lo yemenita era già sotto osservazione

Prosegue il lavoro degli inquirenti che cerca di far luce sulle motivazioni che hanno indotto lo yemenita Mahamad Fathe a sferrare un attacco contro uno dei nostri militari.Non è ancora chiaro se si tratti del gesto di un terrorista o di quello di un folle.

Lo smartphone dell’ extracomunitario è sotto analisi. Per ora un video lo vede indiziato come un «affiliato» al Califfato di al-Baghdadi, ma restano troppi dubbi e gli inquirenti sono al lavoro per analizzare anche i minimi particolari.

L’uomo, Mahamad Fathe , lo scorso 8 agosto era stato segnalato come probabile terrorista dalla polizia tedesca, ma il 23 agosto la questura di Mantova gli aveva rilasciato un permesso di soggiorno per motivi umanitari. Spostato due volte, prima a Bergamo e poi in Germania, il suo nome era finito dentro alcune intercettazioni della polizia tedesca ( da qui la segnalazione alle autorità italiane).



Lo scorso lunedì Mahamad Fathe era già stato fermato dai carabinieri. A lanciare l’allarme in quel caso fu il custode di un rifugio della caritas in via Sammartini. Lo yemenita urlava frasi sconnesse da una pensilina. I passanti che si avvicinavano venivano minacciati con una penna biro. Immobilizzato da un carabiniere con lo spray al peperoncino, era stato condotto in caserma,  denunciato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e rimesso in libertà.

La confessione

“Non sono un terrorista . Questo ha sostenuto e continua a sostenere l’extracomunitario. Si definisce un perseguitato , in fuga dallo Yemen per via della guerra”. Volevo «morire da martire» e «raggiungere il paradiso di Allah» – ha continuato – Erano due ore che le voci mi dicevano di colpire per andare in paradiso . Non sono in grado di spiegare quali sentimenti provassi. Speravo solo di essere ucciso. La contrastante confessione ha indotto il capo del pool antiterrorismo Alberto Nobili ad accusare Fathe di tentato omicidio con l’aggravante delle finalità terroristiche. Non si esclude che il gesto possa comunque essere ricondotto al suo stile di vita da disadattato. Pare infatti che l’uomo dormisse proprio nei pressi della stazione Centrale di Milano.

Il coraggio di Samba Diagne, il senegalese che ha bloccato l’aggressore.



„Samba Diagne, senegalese 52enne con tanto di permesso di soggiorno regolare, si stava recando al mercato per compiere degli acquisti. All’improvviso si è trovato davanti lo yemenita in preda al raptus, proprio mentre colpiva il militare con le forbici . Ha preso la prima cosa che gli è capitata tra le mani, ovvero la catena di una bici rubata e lo ha colpito violentemente facendolo cadere a terra. Il suo coraggio non è passato inosservato. Il consigliere comunale e regionale della Lega Massimiliano Bastoni ha chiesto oggi che all’uomo venga conferito ” l’Ambrogino d’oro “, ovvero l’ onorificenza conferita dal comune di Milano.

Le condizioni del militare ferito

Il caporal maggiore scelto Matteo Toia sta bene. Per fortuna i colpi sono stati superficiali. Ne avrà per 125 giorni, ma ciò che è accaduto deve farci riflettere sulle condizioni imposte ai nostri ragazzi in tema di autodifesa. Di seguito il video dell’arresto dello yemenita↓




https://www.facebook.com/forzearmateitalianeffaa/videos/2999355036758190/

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