Militare dell’ Esercito uccide donna a colpi di pistola e si costituisce alla Polizia

Un militare dell’Esercito italiano ha ucciso la compagna nel piazzale di un supermercato. Le ha sparato 4 volte al petto, poi si è costituito.

Il militare,F.B., un 41enne in forza alla Pinerolo, originario di Firenze,ha ucciso la compagna, una rumena di 44 anni giunta in Italia una quindicina di anni fa , con vari colpi di pistola nel parcheggio dell’Auchan di Cuneo. Poco dopo si è costituito alla Polizia.

In queste ore sono in corso le ricostruzioni dell’accaduto. La polizia sta cercando di elaborare la dinamica dei fatti anche grazie alla presenza di testimoni oculari.↓



Dalle prime indiscrezioni, sembra che i due abbiano raggiunto il parcheggio del supermercato a bordo di una fiat panda alla cui guida c’era il militare. La donna,  Mihaela Apostolides,  si trovava sul lato passeggero. Appena fermata l’auto, sembra che i due abbiano iniziato a litigare verbalmente, fino ad arrivare alle mani. Né sarebbe nata una violentissima colluttazione e sono stati esplosi diversi colpi di pistola.

Un colpo avrebbe raggiunto il militare ad una mano, altri 4 proiettili invece hanno colpito mortalmente la donna al petto. L’uomo compiuto l’omicidio non è fuggito, ma è rimasto vicino all’auto in stato confusionale fino all’arrivo degli agenti, ai quali si è costituito.

Incredulo il datore di lavoro della donna: 

“Non ci posso credere – ha dichiarato al portale Targato Cn” – come è possibile che sia successa una cosa simile? L’ho letto su Targatocn e sono rimasto sconvolto”. 

Lavorava qui saltuariamente, alcuni giorni alla settimana . Da molti anni, almeno quindici era in Italia e so che prima aveva lavorato in altri locali notturni sempre qui a Cuneo e poi a Verzuolo. Era una ragazza davvero molto brava, questa è una tragedia immensa”.↓

Io lui lo conoscevo di vista – conclude V, B. – perché a volte veniva nel mio locale. Una volta Mihaela mi aveva confidato di averlo conosciuto quando lavorava nell’altro locale a Verzuolo. In questo periodo di emergenza sanitaria, durante il quale il locale era chiuso, lei mi aveva chiesto se poteva restare in un monolocale che ho sopra il locale, quindi da inizi marzo abitava lì. Povera Mihaela, non riesco ancora a credere che sia accaduto proprio a lei

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