Lo scorso 18 luglio 2018, un AV-8B + Harrier II appartenente al I GRUPAER (Gruppo Aerei Imbarcati) della Marina Militare di Grottaglie,fiore all’occhiello dell’ Aviazione Navale Italiana, è atterrato sulla USS Iwo Jima, una nave d’assalto anfibia del 26 ° MEU (Marine Expeditionary Unit).Il MEU era di ritorno dallo schieramento “a sostegno delle operazioni di sicurezza marittima e degli sforzi di cooperazione per la sicurezza del teatro nella sesta flotta statunitense” .
Le notifiche direttamente sul tuo smartphone? Per saperne di più, clicca QUI
L’Harrier della Marina Militare rimarrà con il gruppo Iwo Jima Amphibious Ready fino all’ arrivo negli Stati Uniti, successivamente il “Jump Jet” si dirigerà al MCAS (Marine Corps Air Station) Cherry Point, NC, per un PMI pianificato (ispezione di manutenzione preventiva ) che richiederà fino a sei mesi .
Il pilota italiano, Lt. Domenico Iovino, in una dichiarazione pubblica rilasciata dal Dipartimento della Difesa statunitense ha dichiarato che l’Italia e l’America hanno un accordo sulla manutenzione di questi aerei e soltanto quando la manutenzione verrà terminata, sarà possibile riportare gli aerei in Italia.
Non è affatto la prima volta che gli Harrier italiani si addestrano con navi degli Stati Uniti, anzi, queste operazioni congiunte permetteno ai piloti della Marina Militare italiana l’opportunità di operare con navi di assalto anfibio di classe Wasp.
“Lo abbiamo fatto diverse volte negli ultimi anni”, ha detto il Tenente italiano Cosimo Manica, anch’egli pilota di Harrier. L’Italia si è dotata di 18 velivoli Harrier di cui 2 TAV-8B Harrier II (biposto) e 16 AV-8B Harrier II Plus (monoposto). L’implementazione di AV-8B italiani è già avvenuta con USS Bataan nel 2017 e 2014 e USS Kearsarge nel 2015.
Le operazioni congiunte con una nave degli Stati Uniti sono molto simili a quelle delle portaerei italiane come la Cavour o la Garibaldi e le procedure di atterraggio sono quasi identiche. La differenza sta sono nella maggiore quantità di traffico aereo gestito dalle navi americane, e per i piloti italiani questo rappresenta un’opportunità di addestramento “a basso stress” ed allo stesso tempo altamente formativa.
“I piloti militari italiani dell’ Harrier vengono formati nello stesso identico modo dei piloti americani, quindi non c’è molta differenza quando ci sono cooperazioni con le navi americane”. Le nostre procedure di atterraggio sono quasi identiche, quindi non ci sono problemi neanche nelle fasi di atterraggio sulle navi della Marina statunitense.”
Gli Harrier della Marina Militare italiana dovrebbero essere sostituiti dall’F-35B (probabilmente 15 esemplari ). L’F-35B, l’aereo BL-1 di prima costruzione italiano, è stato consegnato al Ministero della Difesa italiano e assegnato alla Marina Militare Italiana presso la struttura di Cameri, il 25 gennaio 2018. Lo scorso 31 gennaio 2018 ha effettuato il suo primo volo transatlantico raggiungendo Patuxent River, nel Maryland , dove ha sede la Naval Air Station Patuxent River . Al Pax River, l’aereo, serializzato MM7451 / 4-01 otterrà la certificazione degli effetti ambientali elettromagnetici, prima di trasferirsi a MCAS Beaufort, nel Sud Carolina per l’addestramento del pilota US Marine Corps F-35B.