Maresciallo dell’ Arma perquisisce borseggiatori nomadi, indagato!

Questa è una di quelle storie che non vorremmo mai sentirci raccontare. Quante volte ci sarà capitato di vedere loschi figuri sui tram, nelle metro, nei luoghi pubblici affollati, che con fare arrogante, senza remore alcuna,  accerchiano poveri sprovveduti, stranieri disabili, o magari turisti semplicemente distratti, per frugargli nelle borse o nelle valige ? E in quei casi quante volte avremmo voluto che in quei luoghi ci fosse stata la presenza delle forze dell’ordine?  E quante volte avremmo voluto un loro intervento? Ebbene, a leggere quanto riportato dal  “restodelcarlino” su quello che è capitato a un Maresciallo dell’Arma, forse non è un caso che quando accadono certi fatti, non ci siano agenti nelle vicinanze…..

Siamo a Rimini, è il 27 gennaio 2016 e c’è la fiera del Sigep, dedicata alla gelateria e alla pasticceria , evento molto sentito che attira migliaia di visitatori. Proprio per questo motivo si rende necessaria la presenza del personale dell’Arma nei luoghi più sensibili, allo scopo di evitare che sistematicamente si ripetano i furti avvenuti in passato.

I carabinieri quindi, in abiti borghesi, perlustrano la zona e tengono tutto sotto controllo, fino alla vista di  4 rom , a loro già noti per dei precedenti analoghi. i 4 salgono su un bus. I carabinieri li seguono. Sul bus  la calca è davvero impressionante, la situazione è incontrollabile, quindi gli agenti decidono di scendere alla prima fermata utile e obbligano a scendere anche i 4 rom, tre uomini e una donna. Li “accompagnano” in commissariato dove effettuano una perquisizione. Per perquisire la donna interviene una collega.

Purtroppo però non trovano nulla, i tre si erano già disfatti della “merce”, o magari non avevano ancora iniziato la loro appagante giornata lavorativa. Vengono rilasciati. Dopo pochi giorni però , per il Maresciallo responsabile  della perquisizione,  arriva un avviso di indagine per “perquisizione ordinaria”. In pratica gli si contesta di aver effettuato la perquisizione senza il nulla osta della Procura……

Secondo il magistrato infatti, la perquisizione non si sarebbe dovuta fare se non con detto nulla osta . Nella fattispecie gli si contesta l’art. 609 del codice penale,  che prevede  la reclusione fino a un anno.

Dispositivo dell’art. 609 Codice Penale

Il pubblico ufficiale, che, abusando dei poteri inerenti alle sue funzioni [323] (1), esegue una perquisizione o un’ispezione personale (2), è punito con la reclusione fino ad un anno.

Note

(1) Se il soggetto attivo non è un pubblico ufficiale la condotta in esame può essere punita asi ensi dell’art. 610 come violenza privata.

(2) Deve trattarsi di condotte che segnalano un mancato rispetto delle condizioni soggettive e oggettive, nonchè delle forme richieste per l’esercizio delle funzioni di perquisizione o ispezione. Si ricordi a tal proposito che gli ufficiali di polizia giudiziaria non sono autorizzati a compiere ispezioni personali ex art. 354, comma 3 del codice di procedura penale.

Che dire……  forse  in questo caso la legge è un vantaggio per i delinquenti?

 

 

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