Maresciallo denunciò reato, finisce sotto processo

Colpo di scena a un processo per furto. L’imputato viene assolto mentre per chi aveva denunciato il furto il giudice dispone la trasmissione degli atti in Procura.

Accusato di furto di una macchina fotografica digitale, il 39enne spilimberghese Vincenzo Vaccaro è stato assolto, ieri mattina, dal giudice monocratico Rodolfo Piccin perché il fatto non sussiste.

Piccin, anzi, ha disposto la trasmissione degli atti in Procura per valutare la posizione del querelante, il maresciallo dell’esercito Francesco Piscitelli, 32enne originario di Maddaloni, residente a Spilimbergo.

Si vorrebbe fare chiarezza, in particolare, alcune affermazioni emerse nel corso del procedimento penale a carico del Vaccaro, assistito dall’avvocato Alessandro Magaraci.

Una testimone, ascoltata ieri in aula in forma protetta, dietro un paravento, ha sostenuto di aver notato a bordo dell’automobile di Piscitelli un fucile e una pistola.

Il militare, sempre stando alle asserzioni della teste, avrebbe risposto alla donna che poteva detenere legittimamente tali armi per via del suo incarico nell’esercito.

Nel corso del procedimento sono emerse anche altre gravi accuse, relative ad alcune presunte rapine avvenute a San Donà di Piave. Alla Procura verranno trasmessi gli atti del processo per fare una valutazione complessiva.

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http://messaggeroveneto.gelocal.it/pordenone/cronaca/2015/11/24/news/denuncio-un-reato-nei-guai-un-maresciallo-1.12501360

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