Maresciallo avvolto dal rogo-Ipotesi esplosione & incendio airbag

di Pietro Barghigiani

PISA. Una vampata improvvisa che ha investito il guidatore al volto innescata già dal primo urto con un’auto in sosta. Poi la corsa che prosegue conGaetano Gallo trasformato, dal petto in su, in una torcia umana. Quindi il tamponamento contro la Hyundai in procinto di partire che, a quel punto, non sarebbe stato l’origine scatenante del rogo mortale. È lo scenario ipotizzato dai familiari del maresciallo della 46a Brigata Aerea, in pensione da cinque mesi, rimasto vittima di un incidente giovedì intorno alle 22,30 in via Conte Fazio. Una morte assurda per dinamica, atroce per le cause. Al dolore per una scomparsa di una violenza che sgomenta, la famiglia accompagna una serie di domande.

Con un quesito centrale a cui il sostituto procuratore, Sisto Restucciacercherà di rispondere con il prossimo affidamento di una consulenza tecnica sulla Classe B, diesel, di Gallo, sequestrata insieme alla Nissan Micra (la prima centrata dal maresciallo e che verrà multata perché in sosta sul marciapiede, ndr) e alla Hyundai i10, la macchina contro cui il 57enne si è fermato dopo aver sfiorato un bus della Ctt Nord proveniente dalla direzione opposta. Sotto la lente del consulente c’è l’airbag

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