L’osteoartrite ama la divisa. A rischio Vigili del Fuoco e Forze Armate

Una revisione sistematica dei dati rivela che coloro che appartengono alle forze armate e i vigili del fuoco sono ad aumentato rischio di osteoartrite (OA).”L’osteoartrite è più comune nelle persone cosiddette atleti tattici, ossia vigili del fuoco e membri delle forze armate, di quanto lo sia nella popolazione generale – dice Kenneth Cameron del Keller Army Hospital a West Point, New York, autore principale del nuovo studio – I medici devono fare attenzione alla possibilità di OA negli atleti tattici che lamentano dolori articolari, anche se il paziente sembra troppo giovane per avere la malattia”.

Gli atleti tattici sono professionisti come i militari, i vigili del fuoco, gli appartenenti alle forze dell’ordine e di primo intervento che possiedono “una notevole forma fisica legata alle mansioni associate con il loro lavoro”, spiegano nel loro rapporto Cameron e colleghi.

La metanalisi
Il team ha analizzato 12 studi, di cui tre relativi a personale militare in servizio attivo, due a paracadutisti militari veterani, uno riguardante i vigili del fuoco e sei il personale in servizio nazionale obbligatorio. I vigili del fuoco hanno mostrato una risk ratio di 2,93 per OA del ginocchio e 2,52 per OA dell’anca rispetto alla popolazione generale, mentre i militari delle forze armate hanno una probabilità significativamente maggiore di ammalarsi di OA, soprattutto quella dell’anca, indipendentemente dall’età o dal sesso. Il rischio di OA, più elevato per il personale in servizio, aumenta con l’età rispetto a coloro non in servizio. Gli arruolati in posizioni “junior” hanno mostrato un rischio più elevato di qualsiasi localizzazione OA e in particolare di quella dell’anca rispetto al personale “senior” e agli alti ufficiali. Il rischio di OA del ginocchio è più alto nei paracadutisti militari veterani che nei paracadutisti sportivi.
I ricercatori hanno anche riscontrato un rischio maggiore di OA lombare e cervicale in paracadutisti veterani e piloti militari in servizio attivo rispetto ai soggetti di controllo, ma la differenza non era statisticamente significativa.” Le ragioni più probabili dell’aumento del rischio di OA negli atleti tattici includono sia la maggiore frequenza di un evento traumatico acuto, sia il fatto che il loro lavoro spesso richiede movimenti ripetuti di flessione, accovacciamento, inginocchiamento e sollevamento”, ha concluso Cameron.

FONTE

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