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di “Tanto chiasso per nulla”, ha detto dopo l’assoluzione “per non aver commesso il fatto” l’ex numero 1 dell’Aeronautica, il generale Pasquale Preziosa. L’alto ufficiale era stato chiamato in giudizio dal gup del tribunale militare di Roma per “minacce ad un inferiore”. Era stato accusato di averle poste in essere nei confronti di alcuni ufficiali con l’obiettivo di pregiudicare la carriera del generale dell’Aeronautica, Carlo Magrassi, Segretario generale alla Difesa.
Con Preziosa sono stati assolti anche altri due uomini del suo entourage, Gianpaolo Miniscalco e Antonio Di Lella (la sentenza a giugno 2016), che a loro volta erano stati accusati di aver sollecitato il direttore dell’Istituto di medicina aerospaziale (Imas), il generale Domenico Abbenante, perché accordasse a Magrassi un “giudizio di non piena idoneità al volo, con esplicita limitazione al cosiddetto ‘doppio comando’:
ciò per impedire a Magrassi di raggiungere gli alti incarichi a cui aspirava, giustificando la richiesta con il fatto che il generale aveva subito nel 1997 un’operazione alla valvola mitralica. In sostanza, Preziosa era stato accusato di aver ordito un complotto contro Magrassi, all’epoca dei fatti consigliere militare di Renzi e Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti. Leggi tutto, clicca QUI
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