2 febbraio 2023 – 1° Lgt. in pensione PISTILLO Antonio
L’anticipazione del Trattamento di Fine Servizio (TFS), dal 1° febbraio 2023, consente ai pensionati che all’atto del pensionamento hanno aderito al fondo credito e, pertanto, iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, di ottenere l’importo del TFS maturato e non ancora liquidato, al netto di interessi e spese, senza doverne attendere l’esigibilità e l’erogazione nei termini previsti dalla normativa vigente.
Dal 1 di febbraio 2023 solo i pensionati iscritti al tale gestione potranno fare domanda, esclusivamente per via telematica accedendo alla scheda prestazione presente sul sito internet dell’INPS, al fine di ottenere l’anticipo della buonuscita, significando che tale possibilità è in via sperimentale per un triennio, con uno stanziamento iniziale di 300 milioni, ma con la possibilità di eventuali integrazioni ed è possibile anche in presenza di altre cessioni, limitatamente alla quota cedibile residua.
Per constatare se si è iscritti alla sopracitata gestione è sufficiente verificare se nel cedolino della pensione compare la trattenuta del contributo pari 0,15% della pensione lorda mensile.
L’anticipazione avviene tramite un finanziamento che può essere per l’intero ammontare del TFS ovvero per un importo minore, con un interesse annuo dell’1% e di uno 0,50% una tantum per le spese che saranno trattenuti al momento della corresponsione dell’anticipazione, pertanto l’anticipo di quanto richiesto sarà al netto degli interessi e delle spese. La soluzione è più vantaggiosa rispetto alla cessione bancaria i cui costi si aggirano intorno al 4%.
Al fine di semplificare il più possibile i costi di tale opportunità e determinare l’effettivo importo della buonuscita a disposizione del pensionato, lo facciamo con degli esempi.