Aggressioni, danneggiamenti, poliziotti feriti. E’ quantp successo sabato nel carcere di Trieste, secono quanto denuncia il Sappe, il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “E’ stato un sabato di autentica follia – si legge in una nota – quello appena trascorso nel carcere di Trieste. Gravi eventi critici poste in essere da parte di alcuni detenuti hanno infatti messo a serio rischio la sicurezza della Casa Circondariale, comunque presidiata al meglio dagli uomini della Polizia Penitenziaria. Il Sappe sollecita pertanto “urgenti determinazioni per il carcere giuliano e la sospensione del regime penitenziario aperto, concausa di situazioni di allarme tra le sbarre”.
Il resoconto della “giornata di follia” è affidato a Giovanni Altomare, segretario regionale Sappe per il Friuli Venezia Giulia: “Sabato, verso le ore 12.40, un giovane detenuto venticinquenne triestino, con problemi di tossicodipendenza e condannato per furti e rapina aggrava, rientrato anzitempo dal colloquio con i familiari, in preda ad un forte stato di agitazione si rifiutava di essere perquisito e incominciava a inveire contro gli operatori di Polizia Penitenziaria proferendo loro frasi offensive.