L’autista non lo fa salire sul bus con l’arco e le frecce, lui lo picchia. Interviene militare dell’Esercito

(ANSA) – ROMA – Si è presentato al capolinea Atac di via Walter Tobagi a Roma con un arco in legno stile “etnico” e le sue frecce e voleva salire a tutti i costi a bordo di un bus in partenza.

L’uomo, un cittadino del Bangladesh di 33 anni, nella Capitale senza fissa dimora e con precedenti, ha iniziato a discutere con l’autista del mezzo pubblico che non gli consentiva di accedere a bordo con le armi al seguito e, di lì a poco, il 33enne è venuto alle mani con il conducente.

Un passante – militare dell’Esercito Italiano – vista la situazione è intervenuto in aiuto dell’autista rimediando, anche lui, dei colpi dall’esagitato “arciere”, ma nel frattempo è sopraggiunta una pattuglia dei Carabinieri della Stazione Roma Alessandrina che ha diviso i contendenti.

Riportata la calma, e ricostruiti gli eventi, i Carabinieri hanno denunciato a piede libero il cittadino del Bangladesh con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio, lesioni e porto di armi od oggetti atti ad offendere.

L’autista e il militare dell’Esercito Italiano, entrambi feriti, sono stati medicati presso il pronto soccorso del Policlinico Casilino, venendo giudicati guaribili rispettivamente in 7 e 1 giorno di prognosi. L’arco e le frecce sono stati sequestrati dai Carabinieri.

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