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Un pezzo di storia dell’ Aeronautica italiana, entrato nei ricordi di centinaia di migliaia di militari, alcuni ancora in servizio attivo. Uno dei caccia più discussi della storia, ma che ha lasciato un segno indelebile. Dopo oltre 50 anni, il servizio di .aviation-report.com che ne rievoca le gesta:
55 anni fa sulla base di Grosseto veniva consegnato ufficialmente all’Aeronautica Militare il primo F104G dando così inizio ad una carriera operativa che avrà termine solo agli inizi del XXI° secolo. “ bara volante”, “missile pilotato da un uomo”, “fabbricante di vedove”, “spillone” questi i nick con cui era conosciuto ma nel bene e nel male il “Cacciatore di Stelle” ha portato ad una maggiore qualificazione dell’industria nazionale e ad una riacquistata credibilità della nostra Aeronautica Militare.
La storia del caccia Lockheed nelle file dell’ Aeronautica Militare ha inizio allorquando la Forza Armata si trovò nelle condizioni di dover prendere in seria considerazione un nuovo velivolo per rinvigorire l’esausta linea volo Intercettori e Caccia Bombardieri, scelta di rilevante importanza tanto a livello tecnico-operatico che industriale. Molti fattori incisero sulla “selezione” di un assetto su cui basare la quasi totalità della linea operativa per un numero di anni, che già allora si prevedeva elevato; l’offerta era nutrita e comprendeva macchine come il Dassault Mirage III, il BAE Lightning, il SAAB 35 Draken, l’F4 Phantom, l’F105 Thunderchief, l’F101 Voodo, l’F8 Crusader, l’F106 Delta Dart. Leggi tutto, clicca QUI