La Difesa fa il punto sui veicoli sequestrati in Afghanistan

ROMA (Public Policy) – Occorre “attendere la chiusura del procedimento penale”. Si chiude così, in IV commissione alla Camera, la risposta del sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano a un’interrogazione del Movimento 5 stelle (a prima firma Luca Frusone), “sul sequestro di veicoli blindati destinati al contingente italiano di stanza in Afghanistan“.

I 5 stelle fanno riferimento alla vicenda relativa a una presunta truffa nella fornitura di veicoli blindati al contingente italiano di stanza in Afghanistan. In sostanza, sei ufficiali, nel 2010, avrebbero nascosto il dato della difformità del livello di blindatura di alcuni veicoli rispetto alle caratteristiche concordate nel contratto di noleggio con una ditta afghana (poi regolarmente pagata dagli italiani).

La magistratura ha sequestrato per questo motivo 28 veicoli. Come spiegano gli stessi deputati M5s nell’interrogazione, “le indagini sono partite dalla morte, classificata come suicidio, avvenuta a Kabul il 25 luglio 2010, del capitano Marco Callegaro”, laddove “le evidenze emerse lasciano intravedere un sistema di corruttela assai deprecabile in un contesto quale quello del teatro afghano;

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