Scenario da «Cassandra Crossing» a Torino, colpita da un’epidemia mortale scatenata da un da un attacco terroristico, con centinaia di vittime, in strada e nelle abitazioni, ospedali presi d’assalto da pazienti terminali, condannati dal contagio di febbre emorragica. Panico, sistemi di comunicazione da garantire, aree da isolare, evacuazioni di massa per mettere in sicurezza i sopravvissuti. Per due giorni Torino è stata teatro di una simulazione di emergenza organizzata dal Ministero dell’Interno, dipartimento di vigili del fuoco, soccorso pubblico e difesa civile, in collegamento con altre autorità europee, e organizzazioni militari e comandi strategici della Nato, per testare le capacità gestionali e di reazione di fronte ad un’emergenza di livello internazionale.
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