Il tribunale Amministrativo della Regione Lazio ha rigettato il ricorso dell’allieva Pilota che dopo essere stata espulsa dall’Accademia Aeronautica nel novembre del 2018, subito dopo aver denunciato episodi di nonnismo nei suoi confronti, era stata riammessa, in via cautelare.
Per i giudici “non risulta provato che gli asseriti episodi vessatori, consistenti nelle numerosissime sanzioni disciplinari irrogate siano il frutto di una personale inimicizia con il superiore e ciò proprio per il fatto che nessun organo terzo ha mai valutato l’oggettiva illegittimità delle stesse.
Anzi -sostengono i giudici – proprio la mancata reazione da parte della ricorrente per tutte le sanzioni irrogate, consente di dedurre la sostanziale legittimità dei rilievi disciplinari.
In buona sostanza -continuano i giudici – il denunciato fumus persecutionis, asseritamente posto in essere dal Comandante i Corsi vari e collegato dalla ricorrente alle irrogate sanzioni disciplinari, non risulta provato, atteso che la parte non ha dimostrato che le sanzioni fossero il frutto di una personale ritorsione estranea ai motivi d’ufficio, per cui l’avanzato sospetto di pretestuosità e parzialità delle stesse non risulta affatto provato, costituendo il ragionamento svolto dalla ricorrente una mera rappresentazione soggettiva dei fatti.
Pertanto, l’asserita inimicizia tra la ricorrente ed il Comandante dei Corsi vari costituisce una mera e singolare opinione, una mera supposizione della ricorrente, non provata, neppure in via sintomatica.
Inoltre, non può essere sottaciuto, proprio ai fini della denunciata inimicizia tra l’ufficiale e l’allieva, che i giudizi afferenti allo scrutinio in attitudine militare e professionalità, sono stati espressi, concordemente, da tutta la CPA, composta da tre ufficiali superiori dell’A.M., in cui il peso del singolo componente nel giudizio si confonde con la decisione dell’organo collegiale.
Dirimente, al riguardo, è, poi, il fatto che tale rappresentata incompatibilità dell’ufficiale Comandante i Corsi vari, non è stata avanzata dalla ricorrente prima delle operazioni di valutazione degli scrutini del 28 giugno 2018, 4 settembre 2018 e 13 settembre 2018, sicchè il riportato rilievo, solo successivamente espresso, si presta ad interessate contestazioni dello scrutinio sopra riportato:”
Il prossimo 9 marzo , otto militari dovranno comparire davanti al Tribunale Militare di Roma per difendersi dall’accusa di aver offeso «prestigio, onore e dignità» dell’ allieva, causandogli «violenza» e «plurime escoriazioni».
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