Il Ministero della difesa non aveva soldi per uno scaffale, ora pagherà anche le spese di giudizio
„«Carenza di fondi per l’acquisto di idonea scaffalatura per la collocazione dei carteggi sanitari». Con questa motivazione era stato differito l’accesso diretto al verbale della commissione militare ospedaliera che serviva a S.C., di 59 anni, sovrintendente capo della Polizia di Stato 59enne, adesso in pensione ma a suo tempo in servizio presso la Questura di Agrigento, per la domanda di pensione privilegiata presentata nella sede provinciale dell’Inps di Agrigento“
«Carenza di fondi per l’acquisto di idonea scaffalatura per la collocazione dei carteggi sanitari». Con questa motivazione era stato differito l’accesso diretto al verbale della commissione militare ospedaliera che serviva a S.C., di 59 anni, sovrintendente capo della Polizia di Stato 59enne, adesso in pensione ma a suo tempo in servizio presso la Questura di Agrigento, per la domanda di pensione privilegiata presentata nella sede provinciale dell’Inps di Agrigento.
Il dipartimento di medicina legale di Messina aveva comunicato, in un primo momento, di non potere rilasciare il documento richiesto poiché a causa della soppressione del dipartimento militare di medicina legale di Palermo si trovava in attesa di adeguata collocazione; in un secondo momento faceva presente che, per motivi di carattere organizzativo, relativamente alla sistemazione dell’imponente mole cartacea pervenuta dal disciolto dipartimento di Palermo la richiesta avrebbe potuto essere evasa presumibilmente dopo quattro mesi.
A questo punto il sovrintendente ha proposto un ricorso davanti al Tar, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Vincenzo Airó, chiedendo l’emanazione di un ordine di esibizione nei confronti del Ministero della difesa, e la condanna di quest’ultimo al pagamento delle spese di giudizio.
In particolare gli avvocati Rubino e Airó hanno censurato il comportamento elusivo dell’amministrazione resistente, senza peraltro alcuna certezza in ordine alla data del rilascio della documentazione richiesta. L’Avvocatura dello stato, costituita nel giudizio in rappresentanza del Ministero della difesa, ha prodotto agli atti del giudizio una relazione del dipartimento militare di medicina legale di Messina in cui si rappresentava che per carenza di fondi per l’acquisto di idonea scaffalatura per la posa in opera dei carteggi sanitari si era nell’impossibilità di esitare l’istanza di accesso.
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