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FSP POLIZIA: C.M.O. di Roma e pensione privilegiata ordinaria: i poliziotti sempre fanalino di coda. Lettera aperta al Capo della Polizia

LETTERA APERTA AL SIG. CAPO DELLA POLIZIA

“C.M.O. DI ROMA E PENSIONE PRIVILEGIATA ORDINARA:
I POLIZIOTTI SEMPRE FANALINO DI CODA”

Preg. Sig. Capo della Polizia,

nonostante l’alacre lavoro di questa O.S., la copiosa corrispondenza intercorsa con gli Uffici competenti e le continue interlocuzioni con il Direttore Centrale di Sanità per la soluzione delle varie problematiche della C.M.O. romana, giacciono ancora lì inevase oltre 1.800 pratiche per il riconoscimento della pensione privilegiata ordinaria, che attendono di essere trattate da un solo Medico della Polizia di Stato, sebbene vi siano sul territorio capitolino circa 25 medici legali, aggregabili nell’immediato in adeguato numero, per contribuire alla definizione delle richieste inevase.

Tenga conto, Signor Capo della Polizia, che attualmente i colleghi romani in quiescenza attendono mediamente 5 anni prima di essere convocati innanzi alla predetta CMO.

Un ritardo inaccettabile che sfregia la dignità di donne e uomini della Polizia di Stato che, non facendo parte di “categorie privilegiate” premurosamente accompagnate durante tutto l’iter procedimentale, sono stati di fatto abbandonati dall’Amministrazione a cui hanno
orgogliosamente appartenuto.

Confidiamo che Ella, signor Capo della Polizia, possa finalmente porre fine a questa inaccettabile discriminazione in danno dei poliziotti, costretti ad attendere dai cinque ai sette anni per il riconoscimento della causa di servizio e per l’eventuale concessione della pensione di privilegio, a condizione di sottoporsi a nuovi accertamenti invasivi che alle altre Forze di Polizia non vengono richiesti.

Che dire, poi, del fatto che la nostra Amministrazione, diversamente dall’Arma dei Carabinieri e dalla Guardia di Finanza, non ha ancora adottato un protocollo di intesa con l’INPS per la costituzione di un “polo unico pensionistico” ?????

La misura è oramai colma e urge un Suo autorevole intervento, stante la colpevole inerzia della Direzione Centrale di Sanità.

Lo dobbiamo ai tanti poliziotti in servizio e in quiescenza che servono o hanno servito il Paese con disciplina e onore e meritano ben altra considerazione.

Restiamo a Sua completa disposizione per ogni ulteriore approfondimento della materia e per la condivisione dei risultati dell’approfondito studio da noi svolto.

LA SEGRETERIA NAZIONALE

LETTERA APERTA AL CAPO DELLA POLIZIA CMO 

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