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FESTA NAZIONALE POLIZIA PENITENZIARIA, SAPPE DISERTA CERIMONIA: “CON AGENTI AGGREDITI, FERITI, CONTUSI, UMILIATI OGNI GIORNO NELLE CARCERI, COSA C’E’ DA FESTEGGIARE?”

Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo del Corpo dei Baschi Azzurri, ha deciso di disertare la Cerimonia celebrativa del 205° Anniversario di Fondazione del Corpo di Polizia Penitenziaria, che si è terrà nel pomeriggio a Roma, presso la Scuola di Formazione “G.Falcone”, alla presenza tra gli altri del Ministro della Giustizia Marta Cartabia e del Capo DAP Carlo Renoldi.

“Non ci saremo perché, come diciamo da alcuni anni, per la Polizia Penitenziaria non c’è nulla da festeggiare e la situazione delle carceri italiane sta tornando a livelli allarmanti”, spiega il Segretario Generale del SAPPE Donato CAPECE. “Non capisco perché durante la nostra Festa si prediliga la disamina sulla realtà delle carceri e sulle possibili riforme di intervento piuttosto che valorizzare il ruolo di Corpo di Polizia dello Stato dei Baschi Azzurri.

La realtà è che continuano ad aumentare gli episodi violenti all’interno delle carceri italiane: e con il regime penitenziario ‘aperto’ e la vigilanza dinamica, ossia con controlli ridotti della Polizia Penitenziaria, la situazione si è ulteriormente aggravata”.

 Per il SAPPE “lasciare le celle aperte più di 8 ore al giorno senza far fare nulla ai detenuti – lavorare, studiare, essere impegnati in una qualsiasi attività – è controproducente perché lascia i detenuti nell’apatia: non riconoscerlo vuol dire essere demagoghi ed ipocriti”.

E la proposta è proprio quella di “sospendere la vigilanza dinamica: sono infatti state smantellate le politiche di sicurezza delle carceri preferendo una vigilanza dinamica e il regime penitenziario aperto, con detenuti fuori dalle celle per almeno 8 ore al giorno con controlli sporadici e occasionali, con detenuti di 25 anni che incomprensibilmente continuano a stare ristretti in carceri minorili”. 

Capece denuncia, infine, che nel solo anno 2021 si sono registrate 1.087 aggressioni contro poliziotti penitenziari, 334 risse, 750 incendi dolosi, 1.274 rinvenimenti di telefoni cellulari e/o SIM e 528 di sostanza stupefacenti, 5.628 segnalazioni per violenze, minaccia, ingiuria, oltraggio, resistenza a pubblico ufficiale, “e le nostre donne ed i nostri uomini non hanno neppure uno straccio di Taser per difendersi dalle aggressioni dei detenuti violenti”. Detenuti che, sempre lo scorso anno, hanno ricevuto 12.154 procedimenti disciplinari per inosservanza ordini, 9.369 per atteggiamenti offensivi, 5.752 per intimidazione/sopraffazione altri detenuti, 3.195 per appropriazione/danneggiamento beni Amministrazione e 423 per promozione di disordini e/o sommosse.

Di fronte a questi dati catastrofici ed all’inerzia dell’Amministrazione Penitenziaria e del Ministero della Giustizia cosa devono festeggiare le donne e gli uomini appartenenti alla Polizia Penitenziaria?”, conclude il leader del SAPPE.

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