Era il lontano 2015 quando un F-35 effettuò il suo primo volo in Italia , eppure il caccia di nuova generazione non ha mai avuto vita facile, anzi!
Il capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale Alberto Rosso, non ha usato mezze misure quando si è rivolto alle commissioni difesa congiunte di Camera e Senato. Il Capo di SMA ha chiesto al governo di pagare i 389 milioni di euro (439 milioni di dollari) alla Lockheed Martin per gli F-35 commissionati.
Il generale al vertice dell’ Arma Azzurra si è dichiarato “fortemente preoccupato per l’incertezza” che ha colpito il programma F-35 “e l’eventuale ipotesi di un calo dei numeri” o degli ordini.
“Qualsiasi alternativa all’F-35 sarebbe certamente più vecchia, obsoleta, meno efficiente e più costosa degli aerei“, ha continuato Rosso.
Il generale si è detto anche “preoccupato” per il programma, che ha definito “il futuro del Aeronautica Mlitare Italiana. ” “I rallentamenti o le riduzioni di numeri sono estremamente preoccupanti per la capacità operativa, per l’industria nazionale e per i benefici economici “, ha affermato.
Il Capo di SMA non ha tutti i torti , specie se si considera che l’Italia è indietro con i pagamenti a Lockheed Martin di una cifra pari a 389 milioni di euro . L’Italia sta per prendere in consegna il suo dodicesimo F-35, ha 25 piloti addestrati e ha dichiarato la piena capacità operativa a novembre. Le aziende italiane legate al progetto, attendono che il governo stanzi i fondi necessari per proseguire con il programma di difesa.
Il Ministro della Difesa Elisabetta Trenta, forse già informata da Rosso, o forse no, ha dichiarato che firmerà l’atto per il pagamento dei 389 milioni di euro di fatture emesse per i lotti F-35 ancora in sospeso: «Si pagheranno questi 389 milioni perché l’Italia non è un Paese che si fa parlare dietro e poi ci si fermerà, per portare avanti la ridiscussione del programma», malgrado rimangano « delle perplessità sul programma e che dunque sarà rivisto, come già annunciato in più occasioni».
Secondo la stampa americana però, i soldi non arriveranno prima del gennaio 2020 , intanto la multinazionale Lockheed interrompe i rapporti con il governo italiano. Sarà molto difficile che si riescano a trovare subito i fondi necessari per riavviare il programma. A questo punto non possiamo fare altro che attendere le prossime mosse del ministero dello sviluppo economico e le decisioni del Governo giallo-verde, purché si riesca a fare finalmente chiarezza sul futuro dell’ Aeronautica Militare Italiana.