La 31enne nigeriana venne arrestata all’aeroporto Canova di Treviso con quasi un chilo di cocaina (74 ovuli) nello stomaco. Lo scorso martedì mattina all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso aveva aggredito due finanzieri e tre agenti di polizia.
La donna era riuscita a disarmare un finanziere donna, iniziando a premere il grilletto dell’ arma contro i due militari che piantonavano la stanza. Per fortuna la pistola d’ordinanza era “in sicura”. Di altro parere il magistrato di turno Barbara Sabattini, che ha contestato alla nigeriana i reati di tentata evasione aggravata e resistenza, mentre per il tentato omicidio non avrebbe ravvisato, al momento, elementi probatori.
La nigeriana era partita lo scorso lunedì dall’aeroporto di Okofor, in Belgio. Appena atterrata è stata sottoposta ad un controllo ed in seguito è stata condotta all’ospedale di Treviso, dove le è stata effettuata una radiografia che ha confermato i sospetti dei militari. Nel suo stomaco c’era quasi un chilogrammo di cocaina pura.
In esito alla radiografia, la donna è stata ricoverata e sottoposta a una terapia per espellere gli ovuli. Il mattino seguente ha chiesto di poter andare in bagno e il maresciallo della Guardia di Finanza che la piantonava, una donna in servizio alla Compagnia di Treviso , l’ha accompagnata. La nigeriana però l’ha improvvisamente aggredita riuscendo a prendergli l’arma d’ordinanza, premendo ripetutamente il grilletto contro di lei e contro l’altro militare.
Fortunatamente la pistola Beretta era in sicura e non aveva il colpo in canna. Nel panico generale dei presenti che si dileguavano a gambe levate, i due finanzieri e tre poliziotti intervenuti presto sul posto, sono riusciti ad immobilizzarla .↓
La nigeriana lo stesso martedì è stata trasferita nel carcere della Giudecca a Venezia e sicuramente ci rimarrà per molto tempo, ma resta il forte dubbio sulla decisione del magistrato Barbara Sabattini che non le ha contestato il reato di tentato omicidio. Tuttavia le indagini sono ancora in corso ed anche il maresciallo della Finanza potrebbe rischiare di andare incontro ad un procedimento disciplinare , malgrado dal Comando Provinciale della Finanza rassicurino sulla “corretta” procedura eseguita dal militare.