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Difesa: L’Italia investe in nuovi sistemi d’arma

L’Italia nei prossimi anni sarebbe intenzionata ad investire 137 milioni di euro su nuovi sistemi , per l’esattezza, su 21 sistemi missilistici di artiglieria ad alta mobilità quali lanciarazzi di fabbricazione statunitense che hanno avuto successo sul campo di battaglia contro obiettivi russi. Ma non solo.

Da quanto riporta Defence News, un documento del governo prevede Stanziamenti di milioni di euro per acquistare nuovi carri armati, veicoli da combattimento e lanciarazzi mentre la guerra in Ucraina ravviva la domanda di sistemi di guerra terrestre.

Il documento di bilancio, ufficialmente previsto per la primavera ma pubblicato solo martedì scorso, suddivide la spesa per la difesa italiana per il 2023 e offre previsioni per il 2024 e il 2025.

La pubblicazione del documento – sostiene il portale Defence News – avrebbe subito ritardi a causa di un aggiornamento causato dall’evoluzione dell’invasione russa dell’ Ucraina .

Ora sulla lista ci sono 21 sistemi missilistici di artiglieria ad alta mobilità: lanciarazzi di fabbricazione statunitense che hanno avuto successo sul campo di battaglia contro obiettivi russi. Si prevede che una somma iniziale di 137 milioni di euro (145 milioni di dollari) sarà destinata ai lanciatori nei prossimi sette anni, afferma il documento, con un esborso totale che raggiungerà i 960 milioni di euro (1 miliardo di dollari).

Il documento conferma inoltre l’intenzione dell’Italia, annunciata a luglio, di acquistare nuovi carri armati Leopard 2 A8 per rinforzare la sua flotta impoverita. Per i carri armati, sono previsti 100 milioni di euro per il 2024, e l’Italia prevede una spesa di 8,25 miliardi di euro entro il 2037.

Fonti della difesa hanno affermato durante l’estate che l’obiettivo dell’Italia è di 133 nuovi carri armati per soddisfare i requisiti della NATO.

All’epoca, il governo affermò che l’acquisto dei Leopard non escludeva l’ingresso dell’Italia nel previsto programma Main Ground Combat System, un’iniziativa franco-tedesca per sviluppare e produrre un sostituto per le loro flotte di carri armati.

Un altro nuovo schema delineato nel documento è un programma da 15 miliardi di euro per l’acquisto di nuovi veicoli corazzati da combattimento per sostituire i vecchi veicoli Dardo italiani. Con una previsione di 48 milioni di euro per il 2024 per avviare il programma, il documento afferma che finora sono stati stanziati 5,23 miliardi di euro e distribuiti su 14 anni.

L’Italia deve ancora decidere quale veicolo acquistare o sviluppare, ma il documento afferma che il programma deve “massimizzare” l’input industriale, i posti di lavoro e il know-how italiani, pur essendo parte di un “contesto multinazionale, basato su alleanze con solidi partner europei”. aziende che già collaborano con aziende italiane, creando vantaggiose opportunità per l’espansione della partnership sullo sviluppo del futuro carro armato principale europeo”.

Tra gli altri nuovi programmi c’è un esborso di 76 milioni di euro per sviluppare la tecnologia degli sciami di droni.

E l’investimento italiano nel programma trilaterale Global Combat Air Program per lo sviluppo di un aereo da caccia con Giappone e Regno Unito riceverà quest’anno 271 milioni di euro, con una spesa prevista entro il 2037 che raggiungerà un totale di 7,77 miliardi di euro.

Il bilancio 2023 comprende un totale di 19,56 miliardi di euro di spesa da parte del Ministero della Difesa, in aumento rispetto ai 18 miliardi di euro spesi nel 2022, che a sua volta rappresenta un aumento rispetto agli anni precedenti.

La parte del budget dedicata agli appalti ammonta a 6,1 miliardi di euro, un aumento del 12,5% rispetto ai 5,42 miliardi di euro spesi nel 2022, che a sua volta rappresenta un aumento di circa il 35% rispetto ai 4 miliardi di euro spesi nel 2021.

Per avere un quadro fedele della spesa italiana per gli appalti della difesa, occorre aggiungere il denaro extra annuale per gli appalti nazionali fornito dal ministero focalizzato sull’industria del Paese, che ammonta a 1,87 miliardi di euro, in calo rispetto ai 2,43 miliardi di euro dello scorso anno.

Tuttavia, il totale complessivo degli appalti quest’anno, sommando la spesa del Ministero della Difesa e del Ministero focalizzato sull’industria, ammonta a 7,97 miliardi di euro, rispetto ai 7,85 miliardi di euro dell’anno scorso.

Il totale dello scorso anno è a sua volta aumentato rispetto ai 6,76 miliardi di euro del 2021 e ai 5,45 miliardi di euro del 2020, mostrando un trend di spesa positivo e continuo.

Il documento di bilancio prevede che la spesa totale per gli appalti salirà nuovamente nel 2024 a 8,16 miliardi di euro e poi ancora a 8,74 miliardi di euro nel 2025.

FONTE DEFENCE NEWS

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