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Difesa: Ecco come cambia la “Piastrina” di riconoscimento dei militari

Il Piastrino/medaglioncino di riconoscimento, in gergo militare conosciuto ai più con il sostantivo femminile di “Piastrina”,  è di fondamentale importanza per riconoscere un militare in caso di prigionia o di morte in tempo di guerra e/o in missioni fuori area.

La nuova circolare, ritenendo “ormai superate nel tempo” le disposizioni applicative e procedurali , dispone le nuove procedure di approntamento, distribuzione ed uso.

Di seguito la Circolare integrale

Piastrino/medaglioncino di riconoscimento per i militari delle Forze armate e dell’Arma dei carabinieri.

1. PREMESSA

Allo scopo di individuare con immediatezza i militari in caso di prigionia o di morte in tempo di guerra e/o in missioni fuori area e attribuire i dati anagrafici, quelli del gruppo sanguigno e fattore Rh dei militari in caso di incidente, nonché, su richiesta dell’interessato, nei casi previsti, la religione professata, è confermato l’uso di un apposito piastrino/medaglioncino individuale di riconoscimento.

Le disposizioni applicative e procedurali contenute nella pubblicazione a riferimento, ormai risalente nel tempo, debbono ritenersi superate, in considerazione sia della sospensione della leva obbligatoria e sia della soppressione dei Distretti Militari, di cui una parte delle funzioni sono state poi assorbite dai Centri Documentali, oggi Uffici Documentali.

Peraltro, tale pubblicazione venne redatta in applicazione di un decreto ministeriale del 5 giugno 1972, emanato sulla base di una disposizione normativa – la legge n. 26/1962 – espressamente abrogata dall’art. 2268 del decreto legislativo n. 66/2010 (COM).

In tale quadro e nell’ambito delle attribuzioni di legge di questa DGPM in materia, richiamando in particolare quanto riportato al para. 14. della succitata pubblicazione, si conferma che il manufatto in oggetto costituisce “completamento della documentazione matricolare” per tutti i militari delle Forze armate e dell’Arma dei carabinieri.

Sulla scorta di quanto sopra premesso, la presente circolare illustra le disposizioni generali vigenti sul piastrino/medaglioncino in argomento, riepilogando nei documenti allegati le eventuali disposizioni particolari valide rispettivamente per ciascuna Forza armata/Arma dei carabinieri.

2. CARATTERISTICHE GENERALI

Il piastrino/medaglioncino di riconoscimento è costituito da una lamina di acciaio inossidabile e resistente ad altissime temperature, ha forma rettangolare delle dimensioni di mm 34x45x0,8 (o di mm 35x40x0,8) ed è divisibile in due parti a mezzo di frattura prestabilita. Esso deve essere portato al collo e pertanto è munito di apposita catenella.

Nel piastrino/medaglioncino di riconoscimento sono individuabili una facciata anteriore ed una posteriore e, rispetto alla linea di frattura prestabilita, una parte superiore e una parte inferiore. Esso sarà diviso secondo la linea di frattura prestabilita solo per decesso in tempo di guerra del titolare del piastrino; in tal caso la parte superiore, unita alla catenella, sarà lasciata sulla salma e la parte inferiore sarà inoltrata al Comando/Ente preposto dalla Forza armata/Arma CC per le varie incombenze del caso, tra cui quelle relative alla matricola.

3. MODALITÀ PER LA PUNZONATURA

Su ciascuna facciata e su ciascuna parte saranno impressi, a mezzo di apposita macchina punzonatrice, i seguenti dati:

a. Facciata anteriore – parte superiore:
 NOME;  COGNOME;
 LUOGO DI NASCITA;
 DATA DI NASCITA.

b. Facciata anteriore – parte inferiore:
 NUMERO DI MATRICOLA (laddove previsto);
 GRUPPO SANGUIGNO E FATTORE RH;
 RELIGIONE (questo dato viene impresso solo a richiesta dell’interessato);
 NAZIONALITÀ.

c. Facciata posteriore – parte superiore:
 NUMERO DI MATRICOLA (laddove previsto);
 GRUPPO SANGUIGNO E FATTORE RH;
 RELIGIONE (questo dato viene impresso solo a richiesta dell’interessato);
 NAZIONALITÀ.

d. Facciata posteriore – parte inferiore:
 NOME;  COGNOME;
 LUOGO DI NASCITA;  DATA DI NASCITA

4. NORME PARTICOLARI

a. Il numero di matricola, laddove previsto, è quello assegnato a ciascun militare dalla Forza armata/Arma dei carabinieri di appartenenza.

b. Gruppo sanguigno e fattore Rh. Considerando l’estrema importanza di tale dato, gli Enti preposti alla punzonatura dovranno curarne l’esattezza, facendo anche compilare apposita dichiarazione individuale, predisposta dalla Forza armata/Arma dei carabinieri di competenza.

c. Religione. Il dato relativo alla religione viene inciso sul medaglioncino solamente dietro richiesta dell’interessato. Pertanto, nella stessa dichiarazione di cui al precedente punto b., ciascun militare dovrà esplicitamente esprimere in merito la propria volontà, specificando in caso positivo la religione professata. Per motivi di opportunità dovuti a servizi in particolari aree critiche di intervento può essere negato, a cura del Reparto di servizio, il consenso ad apporre il dato relativo alla religione sul medaglioncino di riconoscimento.

5. APPRONTAMENTO, DISTRIBUZIONE ED USO

Ciascuna Forza armata/Arma dei carabinieri individua le modalità di approntamento, distribuzione ed uso del piastrino/medaglioncino di riconoscimento per il rispettivo personale, secondo le disposizioni e la documentazione compendiate, rispettivamente, in All. “B” per l’Esercito italiano, in All. “C” per la Marina militare, in All. “D” per l’Aeronautica militare e in – 3 – All. “E” per l’Arma dei carabinieri.
Il militare, qualunque sia il grado rivestito, dovrà conservare il manufatto in oggetto sino all’atto della sua cessazione dal servizio. Sotto tale data il Comando/Reparto/Ente presso il quale il militare da inviare in congedo è in forza ritirerà il medaglioncino e lo invierà al Comando/Ente designato dalla Forza armata/Arma dei carabinieri.

CIRCOLARE

FONTE MINISTERO DELLA DIFESA

 

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