Roma, 03 settembre 2021. “Trentanove anni dopo il vile assassinio del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa , di sua moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente di scorta Domenico Russo , non possiamo che ribadire che il solo modo di onorarne la memoria è proseguire ed intensificare la lotta alla mafia e ad ogni crimine organizzato”.
Lo afferma, in una dichiarazione, Gianluca Rizzo, Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati.
“Non possiamo non ricordare – prosegue Rizzo- come il Generale dei Carabinieri Dalla Chiesa si trovò isolato nella Palermo del 1982, con un potere politico connivente con gli interessi mafiosi che avevano occupato larga parte della vita pubblica.
Il suo coraggio e dedizione di servitore dello Stato non servirono a salvargli la vita proprio perché un pezzo di Stato era indulgente se non addirittura schierato con il crimine organizzato.”
Rizzo ricorda inoltre “il lavoro investigativo e di repressione del terrorismo eversivo che lo vide in prima linea nei momenti più drammatici della vita della Repubblica “ e il fatto che “Dalla Chiesa era diventato esempio e punto di riferimento di tanti carabinieri e uomini dell’ordine.”
“Per la mafia ucciderlo era uccidere quell’esempio – conclude Rizzo – ma hanno fatto male i conti. La sua memoria e la sua incredibile capacità investigativa sono ancora vive ed attuali ed ispirano tante persone nelle istituzioni e nella società civile a proseguire la lotta per la legalità”
La segreteria del Presidente
della Commissione Difesa
On. Gianluca Rizzo