CONTRATTO MILITARI: GLI AUMENTI DELLA PRIMA BOZZA

Più volte il Ministro per la Pubblica Amministrazione Brunetta ha espresso la volontà di chiudere il rinnovo del contratto degli statali, per il triennio 2019/2021, entro la fine dell’anno. Pertanto, proseguono a ritmi sostenuti presso il Ministero della Funzione Pubblica gli incontri tra le parti sociali ed il Governo.

Per quanto riguarda il personale delle Forze Armate pare che l’accordo sia imminente e la firma entro la prossima settimana. Dalla Riunione OOSS del 22.11.2021 e COCER del 23.11.2021 è scaturita una prima bozza della concertazione che assicurerà, se confermata, aumenti mensili nelle misure indicate nella tabella sottostante

(a) aumento a regime dal 1/1/2021 e comprende gli aumenti dell’indennità operativa. In questo caso, per semplificare, è stata presa a riferimento l’indennità di campagna che passa dal 125% al 140% di quella di base.

La tabella indica l’aumento dal 1 gennaio 2021 del parametro e dell’importo aggiuntivo pensionabile comuni alla totalità del personale in base al grado, a cui è stato aggiunto quello dell’indennità operativa di campagna (passata dal 125% al 140% di quella di base) in quanto di riferimento per la maggior parte dei militari.

Per poter calcolare l’incremento totale del personale che gode di altre indennità operative, basta sommare a quanto è stato previsto nel triennio 2016/2018 che è sostanzialmente uguale a quello del triennio 2019/2021, l’aumento previsto per l’indennità operativa goduta.

Si ribadisce che trattasi di una prima bozza per cui sono ancora possibili cambiamenti che, però, si presume possano essere marginali per quanto riguarda la parte economica mentre più rilevanti relativamente alla parte giuridica.

PERSONALE IN AUSILIARIA

Gli aumenti di cui sopra hanno riflessi sul trattamento di quiescenza del personale in ausiliaria, ma in misura del 50% per coloro che erano ancora in questa posizione alla data del 1 gennaio 2021 e gli aumenti sono indicati nella tabella successiva.

(*) valida solo per coloro che in servizio hanno percepito esclusivamente l’indennità di campagna.

(*) aumento minimo per tutti.

Mentre coloro che hanno terminato l’ausiliaria prima del 2021 non avranno nessun beneficio in quanto gli aumenti del 2019 e 2020 sono sostanzialmente corrispondenti a quanto già attribuito a titolo di vacanza contrattuale che viene riassorbita dagli aumenti stessi (esempio 1°Lgt aumento 2019 15,42, vacanza contrattuale 15,37 – aumento 2019/20 17,88, vacanza contrattuale 15,37).

Molti di questi colleghi che sono già in possesso del decreto definitivo di pensione si saranno chiesti come mai il decreto fosse stato emesso prima dell’approvazione del nuovo contratto ovvero hanno supposto che sarebbe stato modificato dopo la definizione degli aumenti.

Oggi hanno la risposta e se gli importi della bozza saranno confermati sarebbe “giustificata” l’emissione prima del tempo, a tutto giovamento del personale stesso a cui è stata anticipata la corresponsione della pensione definitiva e del conguaglio delle somme pregresse, anche se con lo smart working sembra che tali operazioni l’Inps le compia in tempi più che raddoppiati rispetto ai tempi medi pre-covid.

27 novembre 2021 1° Lgt. in pensione Antonio Pistillo

 

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