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Consiglio Supremo Difesa: Terrorismo ancora preoccupante. Bene ammodernamento Difesa. Rientro militari dall’Afghanistan avvenga in sicurezza. In Iraq necessario garantire sicurezza

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha presieduto la riunione del Consiglio Supremo di Difesa.

Alla riunione hanno partecipato: il Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Mario Draghi; il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Luigi Di Maio; il Ministro dell’Interno, Dott.ssa Luciana Lamorgese; il Ministro della Difesa, On. Lorenzo Guerini; il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Dott. Daniele Franco; il Ministro dello Sviluppo Economico, On. Giancarlo Giorgetti; il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Gen. Enzo Vecciarelli.

Hanno altresì presenziato il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dott. Roberto Garofoli; il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Dott. Ugo Zampetti; il Segretario del Consiglio Supremo di Difesa, Gen. Rolando Mosca Moschini.

Il Consiglio Supremo ha espresso il proprio riconoscimento per l’impegno a tutto campo profuso dalle Forze Armate in più di un anno di pandemia.

Sono state quindi analizzate le iniziative in corso nella NATO e nell’Unione Europea, che restano i pilastri della politica di sicurezza e difesa del nostro Paese, chiamate a reagire prontamente all’emergenza sanitaria e agli effetti che essa sta determinando sullo scenario strategico.

L’Italia sostiene tutte le misure volte ad accrescere la loro efficacia al fine di perseguire con successo la pace e la sicurezza internazionale. Il Consiglio ha quindi approfondito le minacce e i rischi che caratterizzano le numerose aree di crisi e i teatri operativi.

La pandemia sta aggravando la situazione socioeconomica delle regioni più fragili, con conseguenze di carattere umanitario ed implicazioni anche sulla sicurezza delle popolazioni. In tale contesto, il terrorismo transnazionale potrebbe trovare nuovi spazi di manovra e resta una minaccia preoccupante, che deve essere contrastata con un’azione decisa, di carattere multilaterale e nell’ambito delle iniziative della Comunità Internazionale.

La Libia permane in una situazione critica e costituisce una priorità per il nostro Paese, nel quadro di una strategia nazionale che vede il proprio baricentro nel bacino del Mediterraneo. L’Italia sostiene con convinzione il nuovo Governo di Unità Nazionale e il processo di riunificazione e normalizzazione supportato dalle Nazioni Unite, nell’interesse primario del popolo libico e per la stabilità dell’intera regione.

Il rientro dei nostri soldati dall’Afghanistan, nel rispetto delle decisioni dell’Alleanza Atlantica, dovrà avvenire in una cornice di massima sicurezza, secondo i piani elaborati in accordo con gli alleati.

L’Italia e la Comunità Internazionale continueranno a sostenere il Paese, sotto il profilo della cooperazione allo sviluppo, per consolidare i progressi compiuti. In Iraq, è necessario continuare ad operare, assieme al Governo e alle Istituzioni del Paese, al fine di garantire la cornice di sicurezza indispensabile per ricostruire un clima di tolleranza e di inclusione sociale, precondizione per un futuro di pace e sviluppo.

L’Italia continuerà a contribuire alla stabilizzazione della regione. Il Consiglio ha quindi fatto un punto di situazione sul processo di ammodernamento della Difesa, in un contesto in continuo divenire. Gli investimenti in favore del comparto costituiscono un’opportunità di sviluppo per il Paese e possono fornire un contributo fondamentale nella fase di recupero e resilienza post pandemia, soprattutto nei settori ad alta tecnologia.

È stata infine ribadita la necessità di procedere con determinazione nel processo di integrazione interforze delle Forze Armate, al fine di impiegare al meglio le risorse a disposizione ed accrescere l’efficacia complessiva del sistema Difesa.

Fonte Governo

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