Tante “penne nere” ma anche tanti Lions e cittadini hanno gremito sabato scorso la sala consiliare, gentilmente concessa dal Comune di Ventimiglia, in occasione della conferenza del Generale Marcello Bellacicco su “Venti anni di missione di pace dell’esercito italiano”, organizzata dal Lions Club Ventimiglia in collaborazione con il Gruppo di Ventimiglia dell’Associazione Nazionale Alpini, capeggiato da Guido Maccario, Alpino e Lion, al quale si deve l’idea di questo incontro.
L’argomento trattato è di viva attualità in questo momento storico e ben si concilia, come ha ricordato in apertura il cerimoniere del Lions Club Luigi Amorosa e sottolineato il Presidente Dario Bassani, con almeno uno degli scopi del Lions Club International: “creare e promuovere uno spirito di comprensione e d’intesa fra i popoli del mondo”.
Fin dalle prime battute, il Generale Bellacicco ha chiarito che lo scopo principale della presenza dell’esercito nelle zone martoriate dai conflitti è l’aiuto alla popolazione locale e per meglio illustrare questo concetto la prima diapositiva da lui proiettata rappresentava un bambino afghano intento a giocare con, sullo sfondo, l’immagine sfocata di due soldati in mimetica; un fine simbolismo per affermare che l’esercito è lì per quel bambino.
L’innato carisma del generale Bellacicco e la sua capacità oratoria hanno affascinato la platea che ha seguito con interesse sia gli aspetti più tecnici (organismi preposti all’invio di truppe, regole d’ingaggio, etc.) che quelli più aneddotici, stimolando, alla fine della conferenza, una serie di domande alle quali ha puntualmente risposto, dimostrando anche, nel rispetto del suo ruolo, doti diplomatiche non indifferenti.
A latere della conferenza il Generale Bellacicco ha confidato ad alcuni presenti che quello del militare non può essere inteso come un qualunque lavoro ma come un “servizio” nei confronti degli altri; lo stesso spirito che si ritrova anche nel motto dei Lion: “We Serve”.