Visita del Generale Farina ai reparti dislocati a Belluno, Venezia e Padova.
Si è conclusa lo scorso 10 luglio la visita del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo Armata Salvatore Farina ad alcuni reparti dislocati in Veneto.
Nella caserma Salsa – D’Angelo” in Belluno, il Generale Farina, dopo aver salutato la Bandiera di Guerra del 7° reggimento alpini ed essere stato aggiornato sulle attività operative e addestrative in corso, ha incontrato il personale civile e militare schierato in ranghi ridotti e nel rispetto delle prescrizioni sul distanziamento.
Il Capo di SME si è congratulato con il personale del reparto per la professionalità, la precisione e il senso di appartenenza e, con l’occasione, ha rimarcato l’importanza delle “5 sfide” che l’Esercito ha intrapreso per essere, anche nel prossimo futuro, protagonista della Sicurezza e Difesa del Paese.
Il Generale Farina ha sottolineato quanto sia importante: la valorizzazione del personale sulla base delle capacità, l’addestramento del soldato unito allo sviluppo tecnologico, lo sforzo in atto sul piano nazionale con il progetto Caserme Verdi, nel quale rientra anche il 7° reggimento alpini, che ha l’obiettivo di ammodernare l’intero parco infrastrutturale della Forza Armata, necessario per la sicurezza e il benessere del personale.
Il Generale Farina ha inoltre incontrato il Prefetto, dottoressa Adriana Cogode e il Sindaco di Belluno dottore Jacopo Massaro, con i quali si è intrattenuto su alcuni argomenti di comune interesse. La visita è proseguita presso la Caserma “Miraglia” sull’Isola delle Vignole, Venezia, dove il Capo di SME ha assistito ad un atto tattico del reggimento lagunari “Serenissima”, unico reparto di fanteria anfibia dell’Esercito.
Nell’atto tattico, con l’ausilio di un CH47F del reggimento AVES “ANTARES”, i militari di un plotone da ricognizione del reggimento sono stati rilasciati in acqua con il compito di raccogliere informazioni in merito ad un centro di comunicazioni ostile, mentre un plotone fucilieri eliportato ha preso terra successivamente con la tecnica del fast rope per la fase di assalto.
Al termine dell’atto tattico, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha espresso ai lagunari parole di entusiastico compiacimento per l’alto livello di professionalità dimostrata e per la capacità, unica in ambito Esercito, di operare nel contesto delle operazioni anfibie, rappresentando un assetto di importanza strategica, altamente operativo e spendibile in operazioni nazionali ed estere.
A seguire, il Generale Farina si è recato nella caserma “Pierobon”, sede del 32° reggimento trasmissioni di Padova. Dopo aver reso omaggio alla Bandiera di Guerra, ha incontrato il personale civile e militare dell’unità per porgere loro un saluto ed esprimere l’apprezzamento per l’eccellenza e la professionalità espresse nelle attività quotidiane, sottolineando come l’Arma delle Trasmissioni sia in continua evoluzione con risultati tangibili ad ogni livello.
Il Generale Farina si è complimentato con il personale del Centro Sistemi C4, unità responsabile di numerosi servizi a livello nazionale verso tutti gli Enti/Distaccamenti/Reparti dell’Esercito e delle attività di supervisione sulla rete di propria competenza in tutto il nord Italia.
Le trasmissioni oggi sono uno strumento moderno, all’avanguardia in tantissimi settori come quello della difesa cibernetica, dove l’Esercito ha investito molto e continua a farlo con mezzi, risorse e personale.
Il Capo di SME ha infine fatto visita al Magnifico Rettore dell’Università di Padova prof. Rosario Rizzuto (unica università italiana decorata con Medaglia d’oro al Valor Militare), con il quale ha trattato le tematiche di collaborazione nei settori della ricerca e delle nuove tecnologie.
FONTE: ESERCITO ITALIANO
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