COISP: Il diritto dei Poliziotti a difendersi.

Lettera del  Segretario del Coisp al Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Vittorio Pisani.

 Preg.mo Signor Capo della Polizia, Lo scorso 4 aprile nel corso della riunione sui Reparti Mobili sono state evidenziate da questa Organizzazione Sindacale molteplici problematiche tra le quali in modo specifico venivano raffigurati alcuni episodi in cui i dirigenti dei servizi di ordine pubblico avevano disposto lo schieramento delle squadre dei Reparti Mobili senza parte delle dotazioni previste per tali servizi (casco, scudo, sfollagente), costringendo il personale in alcune circostanze a subire la pressione, gli spintoni, gli schiaffi, i pugni ed i calci senza potersi proteggere adeguatamente ed ancor meno difendersi dalle aggressioni violente.

Il Dirigente dell’Ufficio Ordine Pubblico, durante la citata riunione, affermò che mai il Dipartimento aveva dato disposizioni in tal senso e che avrebbe ulteriormente chiarito alle articolazioni territoriali del Dipartimento che non si dovevano disporre i servizi senza l’utilizzo del previsto equipaggiamento. Ebbene, giova rappresentarle che rispetto alle predette affermazioni qualcosa non sta funzionando.

Stiamo continuando a ricevere segnalazioni in cui si predispongono sbarramenti e cordoni senza l’utilizzo dei caschi o senza scudi o senza sfollagente, in alcune circostanze ancora peggio vengono schierati con tutto l’equipaggiamento ma viene impedito l’utilizzo anche per l’autodifesa.

Siamo molto preoccupati per quanto sta accadendo negli ultimi 10 giorni in cui abbiamo registrato ben 45 Poliziotti feriti, un livello di esposizione al rischio per gli appartenenti alla Polizia di Stato che in pochi altri periodi storici abbiamo visto.

Questa situazione richiede la massima chiarezza da parte del Dipartimento della P.S. sulla gestione delle criticità nei servizi di ordine pubblico perché i Poliziotti non sono carne da macello, che possono essere schierati per essere picchiati a piacimento da delinquenti che pensano di imporre le loro idee con la violenza, senza consentire il diritto alla autodifesa perché questo non è previsto dal nostro regolamento di servizio, non è previsto dalle leggi del nostro Paese ed è contro ogni tecnica operativa.

Le rappresentiamo questo perché, al di là delle rassicurazioni non riscontrate nei fatti, nella giornata di ieri a Torino, in occasione di un importante incontro istituzionale a cui partecipavano il Vice Presidente del Consiglio Antonio Tajani e ben quattro Ministri, quando un gruppo di manifestanti estremisti ha cercato di forzare il cordone di sicurezza garantito dai nostri Colleghi e li hanno aggrediti, ai Poliziotti è stato urlato di utilizzare solo gli scudi e quindi sono stati schiacciati e feriti impunemente.

La preghiamo di dedicare un solo minuto al filmato allegato per capire Lei cosa è successo e per spiegare a noi se queste modalità di esporre il personale della Polizia di Stato a concreti rischi per la loro incolumità siano frutto di disposizioni dipartimentali o di una gestione timorosa dei servizi di ordine pubblico … circostanze che comunque sono da noi entrambe fortemente criticate e rispetto alle quali Le chiediamo una convocazione urgente di questa organizzazione sindacale e di quelle altre che ne avessero interesse, durante la quale auspichiamo di ricevere chiare e certe indicazioni sulle modalità di impiego del personale nei servizi di ordine pubblico, così che ci siano chiare le corresponsabilità dei futuri ferimenti dei nostri Colleghi.

Con sincera e profonda stima,

Il Segretario Generale Domenico Pianese

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