Carabiniere al club sexy: punito, il Tar lo assolve

GORIZIA. Quattro giorni di consegna. È la sanzione disciplinare che il ministero della Difesa e il Comando generale dell’Arma avevano applicato ai danni di un maggiore dei carabinieri di stanza nell’Isontino. La causa? «Essersi recato più volte all’estero (segnatamente in Austria) senza darne preventiva comunicazione al proprio superiore e aver tenuto una condotta non seria e esemplare in occasione della frequentazione di un club per soli uomini in territorio austriaco, in tal modo ledendo il prestigio dell’Arma dei carabinieri». Il maggiore, la cui identità resta anonima per volere degli avvocati difensori Massimo Letizia e Antonio Maio, ha fatto ricorso al Tribunale amministrativo regionale e il Tar gli ha dato ragione. Continua↓

I fatti. Il provvedimento disciplinare, si legge nella sentenza, si fonda esclusivamente su una denuncia «poi archiviata, siccome infondata dalla Polizia austriaca».L’amministrazione (nella fattispecie ministero della Difesa e Comando generale dei carabinieri) «si sarebbe arroccata in una posizione di preconcetto, giungendo a travisare gli stessi argomenti difensivi forniti dal maggiore». Continua↓

Il Tar nel merito evidenzia come dagli accertamenti fatti «non è emersa prova alcuna che il ricorrente (il maggiore dei carabinieri, ndr) nel club per soli uomini in territorio austriaco abbia usufruito di servizi ulteriori rispetto a quelli della spa (ci si riferisce specificatamente a quelli erotici a pagamento), che abbia sperperato un’ingente somma di denaro, che abbia minacciato dipendenti e/o clienti, che abbia speso la propria qualifica (peraltro di nessun valore al di fuori dei confini nazionali) per ottenere qualsivoglia tipo di vantaggio».

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