Blitz della Difesa e atti secretati: ecco serviti i giochi di guerra nei poligoni della Sardegna

SERVITÙ MILITARI. Una forzatura del regolamento, atti secretati. Ed ecco serviti i giochi di guerra in Sardegna per la seconda metà del 2017, a partire da ottobre: un calendario fitto di esercitazioni nei quattro poligoni (Quirra-Perdasdefogu, Teulada, Capo Frasca e S’Ena Ruggia) che i rappresentanti dello Stato nel Comipa (Comitato misto paritetico sulle servitù militari) hanno imposto unilateralmente, senza la presenza dei membri civili indicati dal consiglio regionale, il parlamento sardo. Un blitz finito all’attenzione del ministero della Difesa e delle massime istituzioni isolane, con una lettera di protesta formale per un incidente diplomatico che non ha precedenti.

Prima di spiegare quanto accaduto, però, è necessario aggiungere un elemento di valutazione. Il programma degli addestramenti a fuoco delle forze armate – non solo italiane – in Sardegna è contenuto in un documento che per la prima volta nella storia è stato coperto con il segreto d’ufficio. Non è divulgabile (fino a quando non sarà divulgato, ndr).

Non top secret, ma quasi: nel frontespizio si obbligano tutti coloro che ne vengono in possesso per ragioni d’ufficio a non renderlo pubblico. Con buona pace della necessità di trasparenza e di dialogo con l’opinione pubblica.

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