Antonazzo (Conapo): “Ferragosto a Roma senza autoscale e autobotti dei vigili del fuoco”

Il sindacato a Piantedosi, portare pianta organica di Roma ad almeno 2.500 vigili del fuoco

“E’ desolante che Roma, capitale d’Italia, meta di turismo mondiale, non abbia adeguata attenzione da parte del Governo per quanto riguarda la funzionalità dei servizi di soccorso pubblico e antincendio erogati dai vigili del fuoco.

E’ assurdo che a ferragosto all’interno del raccordo anulare vi siano solo due autoscale a disposizione dei vigili del fuoco, solo cinque sull’intera provincia, come è assurdo che siano così pochi i vigili del fuoco a garantire il soccorso”.

E’ quanto denuncia Luca Antonazzo, segretario di Roma del Conapo, il sindacato autonomo dei vigili del fuoco, secondo il quale “servirebbero quotidianamente almeno 500 vigili del fuoco per garantire un dispositivo di soccorso adeguato alla popolazione e al turismo dell’ intera provincia di Roma”.

“Non è più rinviabile l’aumento di organico dei vigili del fuoco di Roma. Ogni giorno – spiega Antonazzo – nella capitale sono in servizio effettivo circa 200 vigili del fuoco, compresi quelli dedicati ai servizi nei porti e aeroporti, ovvero un vigile del fuoco ogni 31000 abitanti.

Una assurdità se si pensa che nelle principali città europee il rapporto è mediamente di un vigile del fuoco ogni 3000 abitanti, E’ urgente mettere immediatamente mano alla pianta organica di Roma, ci aspettavamo l’attenzione del governo a questi problemi con il decreto del Giubileo ma così purtroppo non è stato”.

“Sovente sugli incendi servono mezzi di supporto come le autobotti ma – aggiunge il sindacalista – restano ferme nelle caserme perché manca il personale per condurle. Dieci autoscale sono fuori servizio in attesa di riparazioni.

Il personale non ha sufficiente dotazione di vestiario e dispositivi di protezione individuale, specie per i ricambi dopo gli incendi, e questo rischia di mettere a rischio anche la salute e la sicurezza del nostro personale. Manca addirittura il personale amministrativo con gravi ripercussioni sulle procedure necessarie a supportare il funzionamento dei servizi dei vigili del fuoco. Stiamo parlando di un comando grande, della capitale, che effettua circa 50.000 interventi di soccorso ogni anno e che non è più possibile tenere in questo stato”.

“Ci rivolgiamo al ministro dell’interno Piantedosi, al quale chiediamo che metta mano ai numeri delle piante organiche dei vigili del fuoco di Roma e al prefetto Giannini affinché si faccia portavoce verso il governo.

Serve potenziare in modo consistente i vigili del fuoco di Roma, in quanto a organici, automezzi, attrezzature e dispositivi per la protezione della salute del personale. Portare l’organico a 2500 vigili del fuoco ci avvicinerebbe alle medie europee nel rapporto tra vigili del fuoco e abitanti”, conclude il sindacato Conapo.

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