Dopo la denuncia di un’ allieva le tradizioni della scuola militare di Latina finiscono sotto accusa e rischiano di scomparire per sempre. La procura militare ha aperto un’ inchiesta.
Un’ allieva della scuola militare di Latina ,il sergente Giulia Jasmine Schiff, ha presentato un esposto alla Procura militare di Roma , depositando video e fotografie su quanto gli sarebbe capitato durante il corso di formazione. Sotto accusa, oltre agli ex colleghi, è finito il tradizionale «battesimo del volo».
Da quanto riporta corriere.it, la pm Antonella Masala ha aperto un fascicolo con diversi indagati . Secondo la pm, la denuncia della ragazza riguarderebbe questioni delicate, quali il senso di certe tradizioni, i limiti del rigore, il rapporto uomo-donna e addirittura il nonnismo.
La donna si era arruolata in Aeronautica nel gennaio 2018, vincendo il concorso per allievi ufficiali di complemento che consente di ottenere il brevetto di pilota militare. Entrata nell’Accademia Militare di Pozzuoli ed effettuato il primo iter formativo , viene inviata a frequentare il periodo di formazione della Scuola di volo di a Latina. Tutto procede per il meglio, compresa la prova da solista. Poi iniziano i problemi.
Per tradizione infatti, una volta terminata e superata la prova, si deve essere consacrati con il «battesimo del volo». L’aspirante pilota deve essere sottoposto ad alcuni rituali, tra i quali il bagno nella nella piscina del pinguino. Non ci sono distinzioni tra uomini e donne.
Nei giorni seguenti al battesimo, la donna non denuncia nulla, ma pare inizi a parlarne. Da quel momento, racconta al corriere, per lei diventa un inferno. Punizioni, lettere di biasimo, un rimprovero e ben sessanta giorni di consegna .Il 6 settembre 2018 viene espulsa dalla Commissione permanente di attitudine con la seguente motivazione: «Il sergente Schiff ha palesato numerose mancanze nel rispetto delle vigenti regole dell’Istituto, delle norme di vita interna dell’Accademia, nonché di quelle impartite dal Comando». «Espulsa per insufficiente attitudine militare». Il 10 settembre dello stesso mese avrebbe dovuto conseguire l’ambito brevetto di pilota militare con il jet delle Frecce Tricolori. Secondo l’ avvocato della donna c’è stata una carenza dell’istituzione a capire la progressiva emarginazione del militare , secondo l’Accademia Militare invece, la denuncia è solo una vendetta per l’espulsione.
Ora il caso è in mano alla Procura Militare che dovrà valutare molto attentamente le dinamiche di quanto occorso . Di seguito vi proponiamo il video incriminato, clicca QUI