Parabiago, 31 maggio 2016 – Furono racconti choc. In aula a Milano, durante le udienze a porte chiuse, le donne ripercorsero i momenti delle violenze sessuali subite. Il loro incubo. Le loro notti di paura. Il buio della camera di sicurezza dentro la quale erano state rinchiuse. Il silenzio dellacaserma dei carabinieri di Parabiago, a una ventina di chilometri da Milano, dove erano state violate nelle parti intime.
Pietrificate di fronte a lui, l’uomo che approfittava della divisa e del distintivo dell’Arma nei confronti delle detenute. Abusi consumati su chi era privato della libertà e dunque di per sé in una condizione di minorità fisica e psicologica. Ricordi indelebili. Ferite ancora aperte.
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