Il SIAM chiede tamponi gratuiti per il personale dell’Aeronautica Militare

Non sta a noi, in qualità di sindacato, stabilire o meno la bontà di protocolli sanitari per i quali occorre una preparazione scientifica specifica.

Noi ci limitiamo a constatare che attualmente la vaccinazione contro il Covid-19 rimane una scelta facoltativa e personale e che la norma approvata dal Governo, che impone il possesso del Green Pass per poter accedere ai luoghi di lavoro, appare una misura afflittiva più che di reale contrasto alla diffusione del Covid-19, dato che rimane esclusa una amplia platea di persone non vaccinate come pensionati e disoccupati.

L’articolo 1 della Costituzione ci ricorda che il lavoro è un diritto e su tali premesse riteniamo che debbano essere adottate tutte le misure di salvaguardia e tutela nei confronti del personale, al quale lo Stato non può chiedere di pagare 120/150 euro al mese per recarsi al lavoro, quasi come se fossimo in presenza del più classico e bieco esempio di caporalato.

Non di meno va sottolineato che il rischio di trovarsi di fronte ad un’improvvisa significativa contrazione degli organici, per via della sospensione del personale privo di Green Pass, rischia di mettere a rischio la capacità di assolvere ai compiti specifici delle Forze Armate, obbligando il personale presente ad un sovraccarico di lavoro per tamponare le assenze, con conseguente esposizione a rischi in termini di stress da lavoro-correlato.

Siamo preoccupati, infine, per i riflessi disciplinari che nel contesto militare si accompagnano abitualmente ai provvedimenti di sospensione dall’impiego.

Per tutti questi motivi chiediamo al Presidente del Consiglio ed al Ministro della Difesa, in quanto membro del Consiglio dei Ministri, di escludere l’applicazione di misure disciplinari al personale sospeso e soprattutto di permettere al personale che ne faccia richiesta di usufruire di test Covid gratuiti.

Il SIAM, determinato a difendere i diritti del personale militare che lavora con abnegazione a prescindere dal suo stato vaccinale, è sempre a disposizione dei propri iscritti per offrire loro tutta l’assistenza necessaria a salvaguardare il diritto al lavoro.

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