Esercitazione “Phibex”. La Forza Anfibia della Marina si addestra.

All’esercitazione hanno preso parte le due Navi anfibie San Giusto e San Marco, il Battaglione d’assalto della Brigata Marina San Marco e un’aliquota di aeromobili delle forze aeronavali della Marina specializzate nell’assalto anfibio. Quasi 700 uomini e donne, 250 delle forza da sbarco, 320 membri degli equipaggi delle due navi un centinaio tra piloti, tecnici e operatori di volo delle diverse componenti di volo della Marina.

Terminata la pianificazione e il trasferimento della forza anfibia al largo di Taranto è iniziato il raid su terra, in forma combinata, dal mare e dall’aria, con l’impiego di elicotteri, mezzi anfibi e battelli.

Per stimolare il realismo, durante le varie fasi dell’esercitazione, sono stati inseriti eventi a difficoltà crescente, attivati dal team che ha gestito l’esercitazione, dai quali sono scaturite le reazioni dei diversi elementi organici della forza anfibia, fino alla decisione di attuare il ripiegamento in mare, reimbarcando uomini e mezzi su Nave San Marco.

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La fase ha concluso, di fatto, la prima occasione addestrativa aeronavale della Marina del 2016: un’esercitazione concreta, realistica che ha permesso d’addestrare diverse componenti della Forza Armata in un campo, quello delle operazioni anfibie, di assoluta attualità negli scenari odierni che possono comprendere interventi dal mare a supporto della popolazione civile colpita da violenti eventi naturali lungo le coste, operazioni in aree di crisi, con la necessità di evacuare personale non combattente e, per finire, casi più violenti di intervento militare.

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