Soldatessa ferita da un colpo di mortaio. Otto militari rischiano il rinvio a giudizio

Livorno, Era il 12 giugno dello scorso anno quando una soldatessa della folgore rimase gravemente ferita da un colpo di mortaio. Il fatto avvenne nel poligono militare di Carpegna (Pesaro Urbino)

La donna si salvò per miracolo e nelle ore successive al dramma venne sottoposta ad un delicatissimo intervento chirurgico da un’equipe composta da tre chirurghi, tutti specializzati in Chirurgia maxillo facciale.L’intervento oltre a ricostruire la mascella danneggiata dalle schegge, restituì la masticazione al militare, ma la segnò per sempre.


La procura di Urbino, a distanza di oltre un anno, è giunta alla conclusione che quel colpo di mortaio , è stato sparato da chi non era capace e non aveva titolo a farlo. Il proiettile finì ad oltre 400 metri dall’obiettivo , finendo proprio nel punto in cui si trovava la sfortunata soldatessa, la 27enne V. M. che in quel momento rivestiva l’incarico di addetta all’ambulanza.

Le gravissime lesioni subite hanno costretto l’amministrazione a congedarla ed a transitarla in ambito ambito civile. Da quanto si apprende dal “telegrafo di Livorno”, l’indagine è stata condotta dal procuratore Andrea Boni, con l’ausilio dei carabinieri e di tecnici che hanno esaminato e ricostruito il colpo sbagliato.

I militari indagati inizialmente erano 5, ma al termine delle indagini per concorso in lesioni gravi, sono diventati otto , tutti in forza al 187° reggimento paracadutisti della Folgore di  Livorno. Entro quindici giorni potranno presentarsi volontariamente al pm per essere interrogati, in caso contrario potrebbe scattare d’ufficio la richiesta di rinvio a giudizio .





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