La denuncia della vedova del poliziotto stroncato da un infarto: «Tanto stress e pochi soldi»

Savona – È una casa di singhiozzi e di mani che reggono teste troppo pesanti, quella al civico 234 di via Dante, ad Alassio. Tutti sanno che Diego non tornerà più, ma nemmeno Princess, la piccola cagnetta di famiglia, vuole farsene una ragione.

«I colleghi mi hanno detto che stavano scendendo tutti dal furgone e che lo hanno visto accasciarsi al suolo senza dare più segni di vita: non si può morire così, e per di più mentre si è in servizio» dice Danila, la moglie del poliziotto Turra, crollato sotto il sole di Ventimiglia dove l’emergenza migranti impegna da tempo le forze dell’ordine.

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