Al processo Marina bis di Padova salta fuori un carteggio “riservato” del 1969 tra vertici della Marina militare e scienziati dell’epoca che Osservatorio Diritti ha potuto leggere. Dai documenti emerge che la Marina sapeva già allora della pericolosità dell’amianto. Ma «gli alti ufficiali non avrebbero informato gli operai», dice il pm Sergio Dini
Nelle ultime ore, tra le migliaia di pagine di carte del processo Marina bis in corso a Padova, è saltato fuori un carteggio “riservato” del 30 dicembre 1969. Una corrispondenza tra gli alti vertici della Marina militare e alcuni scienziati dell’epoca che Osservatorio Diritti ha potuto leggere e che sembrerebbe dimostrare che la Marina conosceva già 48 anni fa la pericolosità dell’amianto. E i pericoli che correvano gli operai che ci lavoravano.
«Una storia di silenzi che ancora oggi attende giustizia», la definisce l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio nazionale amianto (Ona), parte civile nel processo nei confronti di 14 ex alti ufficiali della Marina militare italiana. Ex capi di stato maggiore come Filippo Ruggiero, Umberto Guarnieri e Guido Venturoni. Ex comandanti in capo della squadra navale come Mario Porta. Un ufficiale medico, Rodolfo Stornelli, medaglia d’oro al merito della Repubblica Italiana per la Salute Pubblica.
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