Il caso del suicidio del Maresciallo dell’Aeronautica Militare Mario Alberto Dettori , ritrovato senza vita alcuni giorni dopo i fatti di Ustica, è stato archiviato.
Il caso era stato riaperto nel 2016, quando la famiglia presentò un esposto alla Procura di Grosseto basato su nuovi elementi secondo i quali il decesso del militare non era avvenuto per “suicidio”.
Dopo la notizia dell’archiviazione, la famiglia di Mario Alberto Dettori e l’Associazione Antimafie RITA ATRIA, pur prendendo atto dell’ordinanza di archiviazione emessa del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Grosseto, promettono di proseguire la battaglia in tutte le sedi per la ricerca della giustizia.
Il Maresciallo Dettori – sostiene l’associazione Rita Adria – “verosimilmente testimone diretto dei fatti che portarono all’abbattimento del DC9 Itavia“ di quanto accaduto nei cieli di Ustica il 27 giugno 1980.
Ed invero erano tanti troppi i vuoti investigativi relativi alle indagini su quel “suicido” al quale i familiari e l’Associazione Antimafie RITA ATRIA non hanno mai creduto.
Pur nel rispetto della Magistratura – continua il comunicato – l’Associazione Antimafie RITA ATRIA e la famiglia Dettori non possono esimersi dal compiere delle riflessioni ricavabili dalla lettura degli atti.
La famiglia Dettori e l’Associazione Antimafie RITA ATRIA continueranno, nonostante tutto e soprattutto alla luce dei nuovi atti processuali, a sostenere il non suicido del Maresciallo Dettori.
Continueremo questa battaglia, in tutte le sedi, per la ricerca non della Verità perché questa appare evidente a chi non ha paura di vederla, ma per la Giustizia.
L’associazione Antimafie RITA ATRIA e la famiglia Dettori ringraziano chi è stato sempre a loro fianco in questa loro battaglia ed il loro Avvocato Goffredo D’Antona.