A maggio dell’anno scorso sulla sua bacheca Facebook apparvero le foto di alcuni colleghi, militari impegnati nel presidio a Expo nelle tende sommerse dal fango e dall’acqua. Quelle foto finirono sui giornali e fecero il giro della penisola, suscitando un coro di proteste e interrogazioni parlamentari.
Ma su quella “fuga di notizie” lo Stato maggiore dell’Esercito ha aperto un’inchiesta che ha passato in rassegna i profili dei militari sui social network. Finchè sono arrivati a lui, un caporal maggiore capo scelto di stanza alla caserma di Cividale nell’8° Reggimento alpini nei confronti del quale è stato aperto un procedimento disciplinare. E così, a quasi un anno da quei fatti, ieri la commissione disciplinare si è riunita e ha comminato al caporal maggiore capo scelto sette giorni di consegna di rigore, cui seguirà una decurtazione dallo stipendio.