(AGENPARL) – UNFORCED: “Prendiamo atto della decisione della CEDU di cessare, su richiesta unilaterale del nostro Governo, l’esame del contenzioso instaurato da 4 colleghi ex Forestali, transitati nell’Arma dei Carabinieri, accordando loro un risarcimento in denaro, così come peraltro proposto dall’Italia in sede di tentativo di conciliazione.
La decisione, anche se non va nella direzione auspicata dai ricorrenti, contiene però un elemento positivo molto importante, perchè riconosce sostanzialmente che una violazione dell’articolo 11 della Convenzione comunque c’è stata, almeno fino all’adozione della Sentenza n. 120 del 2018 della Corte Costituzionale italiana relativa al divieto per i militari di costituire associazioni sindacali. L’aver accertato la violazione della Convenzione è un elemento da non sottovalutare.
Vi sono, infatti, oltre 1.500 ricorsi in attesa di essere esaminati dalla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo con i quali vengono lamentate non una, ma una pluralità di contestazioni – tra cui anche sul medesimo articolo 11, già considerato violato – che potrebbero aprire nuovi scenari e portare a pronunce differenti rispetto a quest’ultima.
La valutazione della CEDU sul fatto che la sentenza 120/2018 della Corte Costituzionale possa annullare o solo mitigare gli effetti del detrimento in fatto di diritti sindacali, risulta contraddittoria rispetto ad una decisione assunta il 3 luglio 2019 dal Comitato Europeo per i Diritti Sociali su un ricorso presentato dai Sindacati UGL – Corpo Forestale e SAPAF.
Il Comitato rilevò che le restrizioni in fatto di diritti e di tutele sindacali patite dagli ex Forestali, derivanti dalla trasformazione dello status da civile a militare, erano eccessive e che l’articolo 6 della Carta non attribuiva, agli Stati Parti, il potere di applicare delle restrizioni al diritto alla contrattazione collettiva neppure per gli appartenenti alle forze di polizia o delle forze armate; ma – soprattutto – affermò che la Sentenza n. 120/2018 della Corte Costituzionale, non mitigava affatto la portata di tali restrizioni poiché conteneva previsioni e condizionamenti che non avrebbero mai restituito agli ex Forestali ciò che era stato loro sottratto con la militarizzazione coatta.
Riponiamo la massima fiducia nell’Avvocato Egidio Lizza, che segue anche i nostri ricorsi alla CEDU, e pur consapevoli delle difficoltà di combattere una battaglia ad armi impari, siamo e restiamo ottimisti”.
UNFORCED